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Insigne, l’ex allenatore: “Fece impazzire i colombiani. Zeman se ne innamorò…”

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Le parole di Ivan Faustino

Giovanni Montuori

Ivan Faustino, figlio del grande Canè, ha parlato alla Gazzetta dello Sport di Lorenzo Insigne che ha svezzato agli Allievi prima ed in Primavera del Napoli poi.

Insigne, l'ex allenatore lo racconta

Insigne, l’ex allenatore: “Fece impazzire i colombiani. Zeman se ne innamorò…”- immagine 2

L'intervista di Faustino:

Più sorpreso o più dispiaciuto del divorzio tra il Napoli ed Insigne?

"Dispiaciuto perché finisce una bella storia d’amore, però ormai il calcio ci ha abituato a questi addii amari. Purtroppo esistono sempre meno bandiere, piuttosto l’augurio che bisogna farsi e che credo faccia anche Lorenzo al Napoli è quello che ci siano sempre più Insigne che dal settore giovanile arrivino poi ad essere a lungo protagonisti in prima squadra".

Già, ma com’era il primo Insigne?

"Io l’ho conosciuto che aveva appena compiuto sedici anni, doveva ancora formarsi come uomo e come calciatore ma si vedeva che aveva qualcosa di speciale. Nel primo anno con gli Allievi iniziò in sordina ma poi ci aiutò a conquistare i play off e soprattutto a vincere il torneo Manlio Scopigno a Rieti ed a ben figurare ad Arco di Trento e a Gradisca di Isonzo, fu lì che ci lasciò tutti a bocca aperta".

Si spieghi meglio, cosa accadde?

"Giocavamo contro i colombiani del Deportivo Cali, molto più alti e grossi di noi e quindi optammo per un 4-1-4-1 con Lorenzo punta centrale. Dopo un avvio timido, li fece ammattire. Sembrava gli passasse sotto le gambe, vincemmo 3-1 in rimonta e lui fece faville. Se lo ricorda bene anche Cristiano Mozzillo, attuale segretario dell’Inter che era il nostro dirigente all’epoca".

Dunque, per lei Insigne era un "falso nueve"?

"No, poteva giocare in tutti i ruoli dell’attacco come ha dimostrato poi di saper fare. Generalmente in Primavera lo impiegavo da trequartista dietro le due punte Varriale e Ciano (quest’ultimo attuale bandiera del Frosinone ndr), avevamo un gruppo forte con dentro anche Sepe e Maiello. Disputammo anche un grande Viareggio, anzi fu lì che Zeman scoprì Insigne".

A che partita fa riferimento?

"Napoli-Parma, Lorenzo segnò un gol incredibile che poi ha replicato in Coppa Italia contro la Lazio nel 2020: se lo andate a vedere è ancora su YouTube. Una vera e propria perla, Zeman ha rivelato di essersene innamorato in quella circostanza".

In conclusione, ritiene che abbia dato più il Napoli ad Insigne o viceversa?

"Si sono completati, peccato solo che da capitano Lorenzo non sia riuscito a vincere lo scudetto. Gli sarà dispiaciuto enormemente, il tricolore avrebbe rappresentato la classica ciliegina sulla torta di una carriera comunque folgorante della quale tutti noi che lo abbiamo incrociato siamo ancora fieri testimoni".