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Spalletti: “Mettete titoli per alzare polvere! A inizio anno solo indifferenza, ci davate settimi”

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Ecco la conferenza stampa del tecnico Luciano Spalletti

Mattia Fele

Manca ormai poco a Napoli-Genoa, gara che si giocherà domenica al Maradona alle 15.00 e che sarà valida per la trentasettesima giornata di Serie A. A presentare il match, in conferenza stampa da Castel Volturno, è il tecnico Luciano Spalletti.

La conferenza stampa di Spalletti per presentare Napoli-Genoa

Spalletti: “Mettete titoli per alzare polvere! A inizio anno solo indifferenza, ci davate settimi”- immagine 2

Di seguito la conferenza stampa del tecnico Luciano Spalletti:

"La Panda? Bisognerebbe capire in che stato me la restituiscono, se hanno fatto tanti kilometri... Non la riprendo poi se non mi restituiscono i cd di Pino Daniele".

Sull'aria che si respira nell'ambiente

"Può darsi sia cambiato qualcosa, perché quando sono arrivato non ho trovato aria di contestazione. Ho trovato indifferenza, che forse è anche peggio. In molti non si sentivano legati al Napoli, non più. In certi momenti mi sembrava di essere il solo a credere in questa squadra. Oggi, che siamo tornati in Champions, c'è addirittura il rammarico di non aver combattuto fino in fondo per il campionato. Ecco, in questo qualcosa è cambiato: mi sento meno solo. Ad inizio campionato per tutti voi saremmo arrivati settimi..."

Sull'integrazione in città

"Vivere in hotel per me significa dedicarsi interamente al lavoro. Ci sono altre opportunità per socializzare con i napoletani, anche in albergo. Però poi ho trovato la soluzione: ho già ricevuto il preventivo per un camper (ride, ndr) e il prossimo anno ogni mese girerò per ogni quartiere della città. Una sosta però la voglio fare in Piazza Dante davanti alla storica libreria di Tullio Pironti".

Sulla reazione allo striscione

"Ieri ho trovato in hotel dei ragazzi ad aspettarmi che mi assicuravano di non essere d'accordo con quanto esposto. Poi ho trovato un foglio sulla mia auto, sui tergicristalli: c'erano scritte cose benevole nei miei confronti. Quel foglio ha la stessa valenza di quello striscione, che chiunque può mettere, anche solo due persone. Quello che diventa importante è che noi, il Napoli, il nostro striscione lo abbiamo già firmato. Abbiamo messo il segno su un campionato difficilissimo, nel quale abbiamo raggiunto un traguardo molto importante. I nostri ragazzi quest'anno hanno superato delle avversità importanti anche per raggiungere questa posizione. A Torino eravamo in 12. Ci si ricorda solo delle gare perse in casa e noi siamo i primi ad esserne dispiaciuti, però va detto che di questa squadra bisogna essere orgogliosi, sempre".

Sul futuro

"Saremo forti se avremo dei calciatori forti e se avremo un pubblico che ci accompagna, perché sono importanti. Così come ci serve un'informazione che ci rispetta e che non ricami ad arte notizie false, micce buttate lì tanto per far scoppiare qualcosa. Noi dobbiamo avere un ambiente più pulito possibile: in campagna si usano prodotti ecologici, non veleni. Per essere un Napoli forte si ha bisogno di tutte queste componenti".

Sull'atmosfera al Maradona

"Domenica c'è una partita difficilissima e un traguardo importante da raggiungere: il podio assicurato. Il calcio ha una sola chance per sopravvivere nel cuore della gente, ovvero essere credibile. Per cui noi vogliamo andare a fare una partita vera e intensa per quella che è la presenza dei tifosi allo stadio, che evidenzia che ce ne son tanti che vogliono supportarci. È per loro che dobbiamo fare una prestazione di livello".

Su Insigne

"Sono stato onorato di lavorare con lui. È stato un riferimento importante e lo ringrazio per la sua disponibilità, per il modo in cui si è posto nei miei confronti".

Sul rinnovo

"Noi stiamo facendo il nostro lavoro in modo corretto, di certo sarò io il tecnico del Napoli l'anno prossimo. Stiamo valutando come migliorare la squadra per arrivare anche più su del podio. A volte però vedo da parte dei giornalisti la volontà di distruggere quanto fatto, anche i miglioramenti rispetto all'anno scorso. Per cui a volte servono energie pure per difendersi da questi ricami ad arte. Ce ne son molti che hanno desiderio di vedere un Napoli ancora più forte e noi stiamo lavorando per questo".

Sugli esperimenti nelle ultime gare

"No, niente esperimenti. Si vuol mettere in campo la formazione migliore possibile, quella che si ritiene più forte per affrontare il Genoa. Loro hanno fatto buoni passi in avanti col nuovo allenatore".

Sulla contestazione alla società

"Sul perché dovrei interrogare io voi, che siete più esperti delle persone che girano intorno alla società. Gliela faccio io a lei una domanda: perché secondo voi abbiamo deposto le armi prima della partita di Torino? Come mai secondo voi andavamo a fare a Torino una passeggiata? Vorrei che qualcuno mi rispondesse. Stessa cosa per De Laurentiis e le sue dichiarazioni su di me: la verità è che voi avete voluto alzare polvere (si riferisce ai giornalisti in sala, ndr) mettendo titoli in negativo. Io cerco sempre di avvicinare la gente al calcio, invece voi se si va a prendere lo storico delle vostre domande e dei vostri commenti, sembrate voler mettere l'accento su altro. Va bene essere polemici per la gara contro l'Empoli, ma per me contestare una squadra terza in classifica non va bene".

Su un aggettivo per Insigne

"Un aggettivo solo è poco. Lorenzo lo definirei però come il professionista, perché l'ho trovato tale in tutto quello che fa. Disponibile con le sue caratteristiche ad aiutare sempre il prossimo, a fare quello che gli viene richiesto anche dove non sono le sue qualità. Io alle punte esterne chiedo sempre di rincorrere i terzini e abbassarsi poi sulla propria difesa e lui è uno di quelli che fa molti metri, che fa sempre sacrifici e che dà esempi con il suo comportamento sul rettangolo di gioco. Per non parlare del piede che ha, che è un qualcosa di importante".

Sulla polemica con i giornalisti

"I miei calciatori si sono allenati dal lunedì al sabato senza il giorno di riposo ed è stato scritto che abbiamo deposto le armi in vista di Torino. Alcune cose che vengono scritte non sono vere, quindi ci vuole rispetto per i miei calciatori così come ci vuole rispetto per i giornalisti".

La chiosa di Baldari: "Mi sento di intervenire poiché si parlava di De Laurentiis e delle sue dichiarazioni. Il presidente ha detto quello ma anche altro. Il mister ha solo sottolineato che viene riportata solo una parte delle 360 cose che il presidente ha detto. Invece è stato preso solo un passaggio".