Pierluigi Gollini è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Il portiere azzurro ha detto la sua sulla stagione eccezionale del Napoli, sulla conquista dello scudetto e sulle emozioni vissute per il traguardo raggiunto.
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Gollini: “Scudetto meritato, vincere qui ha un sapore speciale. Futuro? Ho un desiderio”
Gollini: "Napoli città unica, Spalletti tecnico straordinario"
—Di seguito le dichiarazioni del portiere azzurro: "Come stai? Molto bene, sicuramente meglio di ieri". Come si sta da campioni d'Italia? "Si sta molto bene da campioni d'Italia, è una grande emozione. Si può vedere questo scudetto come un premio per i sacrifici fatti da ragazzino e per la gavetta svolta per arrivare a questi livelli. Questo è il coronamento di tutto ciò che abbiamo sognato". Città in festa? "La città è bellissima, è un'emozione unica. Vincere qui ha un altro sapore. Saremo sempre grati a questa città, la quale merita questo successo come tutti i tifosi azzurri. Napoli è unica per vincere questo obiettivo". Camicia acquistata ad Alessio di Dazn? "Non ancora, non mi ha dato l'indirizzio di casa sua". Quali sono le emozioni vissute durante Napoli-Fiorentina? "Veramente difficile descrivere queste emozioni. Giornata indimenticabile, difficile da descrivere a parole. Con il passare degli anni mi mi rendo conto delle emozioni vissute e della fortuna di quei momenti con tutti i tifosi del Napoli". Come hai vissuto invece la gara di Udine? "È stato incredibile. Mi viene in mente il momento nel quale più si avvicinava la fine della gara, più ci avvicinavamo al campo. Alla fine eravamo tutti in piedi e poi siamo avanzati fino alla linea del campo, pronti ad esplodere di gioia. Poi c'è stato il delirio. Mi sono ritrovato sollevato dai tifosi". Gruppo speciale? "Assolutamente. Di sicuro chi arriva deve essere bravo ad integrarsi e a capire le dinamiche del gruppo. Ma anche quest'ultimo deve essere aperto. Ma è stato facile e naturale inserirsi nello spogliatoio azzurro, sembra che sia qui da più tempo".
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Quale partita ti ha emozionato di più? "Con l'Atalanta ero più teso, ma credo sia naturale. Era la prima gara in assoluto con la maglia azzurra, è servita per rompere il ghiaccio. Ho vissuto inoltre tanti ricordi a Bergamo. È stata una gara speciale. Con la Fiorentina ero più rilassato, avevamo già vinto. A Firenze non sono riuscito ad esprimermi al meglio, ma volevo festeggiare con i tifosi la vittoria quando abbiamo giocato con i viola". Avevi percezione del percorso del Napoli prima del tuo arrivo? "Molto difficile da dire, soprattutto per il Mondiale, il quale poteva ribaltare gli equilibri del campionato. Sicuramente il Napoli aveva un vantaggio importante, ma il girone di ritorno è stato giocato alla grande. Abbiamo conquistato tanti punti e giocato grandi partite". Rapporto con Spalletti? "Il mister è un grande, ho tanta stima. Mi ha accolto prima come uomo, poi come giocatore. Fa parte della cerchia di allenatori i quali hanno sia la capacità di essere leader sia quella di dare nozioni tattiche. Lo staff è di altissimo livello, lo scudetto non è un caso, forse ha raccolto anche meno di quanto meritato". Futuro? "Non so se resto a Napoli, non dipende da me. Vorrei continuare il mio percorso qui, mi sto trovando benissimo. Sarei il più felice se restassi a Napoli, è il mio più grande desiderio".
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