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Ghoulam: “Sono napoletano dentro. Non vogliamo divertire, vogliamo vincere!”

Infortunio Ghoulam

Così Ghoulam a KKN

Giovanni Ibello

Faouzi Ghoulam, terzino del Napoli, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della trasmissione Radio Goal. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926.it:

Così Ghoulam a KKN

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Sulle sue condizioni fisiche

"Ora sto benissimo, questa volta ho preso tanto tempo per tornare in campo e per essere veramente al cento per cento. Sto bene già da un po', ora mi manca solo il ritmo partita".

Sul suo ritorno in campo

"Mi sono sentito come un figlio che tornava a casa dopo tanto tempo che mancava. Per me è stata un'emozione importante, un'emozione importante non solo per me ma anche per la mia famiglia napoletana. L'affetto della gente mi ha fatto capire che ho dato e ricevuto tanto da questa gente". 

Sulla fiducia di mister Spalletti

"Per me è importante sentire la sua fiducia anche perché parliamo di un tecnico di grandissimo spessore internazionale. Se mi dà fiducia vuol dire che vado bene negli allenamenti".

Sul rapporto con i compagni e sulla leadership nello spogliatoio

"Sono da tanti anni qui, devo dare una mano a tutti come fa Dries e Kalidou. Non è semplice ambientarsi qui per quei giocatori che arrivano da piazze meno importanti e più piccole". 

Se mi sento napoletano dentro?

"Ormai sì, i tifosi sanno che io vivo tanto la città e il club. Per me questa è una domanda molto semplice a cui rispondere".

Sul Napoli di Sarri e sul rapporto con il Napoli di Spalletti

"Anche con Spalletti siamo divertenti, ma vogliamo essere vincenti. E si diverte chi vince alla fine. La nostra unica preoccupazione è fare punti e stare in alto in classifica". 

Sul suo rapporto con Spalletti

"Spalletti è un allenatore che ascolta tutti, è un allenatore importante. Parliamo di un tecnico che non molla niente. Dobbiamo essere sempre al cento per cento sia sotto l'aspetto mentale che fisico. Per noi è importante questo, sappiamo che se non stiamo al cento per cento poi diventa dura".

Sul "problema" della Coppa d'Africa e sul rapporto personale con Koulibaly e Ounas.

"Il problema che c'è stato in Italia si verificava in Francia già dieci anni fa. Noi però vogliamo portare in alto il nome della nostra nazione ed è una competizione importante. Sul mio rapporto con Koulibaly? Una persona speciale, quando incontri un uomo così non puoi che migliorare anche tu come essere umano. Ounas? Quando è arrivato l'ho aiutato come un fratello minore. A livello calcistico non ce n'era affatto bisogno. C'era da lavorare sotto l'aspetto dell'ambiente e della qualità. Parliamo di un fuoriclasse, deve essere un po' più concreto laddove può incidere. Può fare più gol e più assist. La sua qualità è enorme".