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Gattuso: “Sono il primo responsabile ma vedo tanti professori in campo. Alla prima difficoltà non siamo una squadra”

Gattuso: “Sono il primo responsabile ma vedo tanti professori in campo. Alla prima difficoltà non siamo una squadra”

Il Napoli prende una bella batosta perdendo per 3-1 col Milan. Al termine della gara ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni proprio il tecnico partenopeo, Gennaro Gattuso, ai microfoni di Sky Sport durante la trasmissione di Sky Calcio...

Claudia Vivenzio

Il Napoli prende una bella batosta perdendo per 3-1 col Milan. Al termine della gara ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni proprio il tecnico partenopeo, Gennaro Gattuso, ai microfoni di Sky Sport durante la trasmissione di Sky Calcio Club.

Gattuso: "Sono il primo responsabile. Squadra di professori"

 (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Di seguito l'intervista post partita di Gennaro Gattuso:

La prestazione dei singoli giocatori non mi interessa. Ci possono stare gli errori, non sto a soffermarmi su quello. Ci siamo fatti male da soli. Abbiamo creato e non abbiamo concretizzato. Il primo responsabile sono io. Quando arriva la partita importante, succede sempre qualcosa. Credo che dobbiamo alzare l'asticella su questo aspetto ma è un mio problema. Ognuno di noi deve assumersi delle responsabilità. Stiamo a giudicare sempre il passaggio, l'errore ma bisogna stare sul pezzo. Ci manca quella cosa lì di arrivare alle partite con un occhio diverso. Questione di leadership? No, sono io il responsabile. La guida io questa squadra, le scelte le faccio io. Ci può stare che puoi prendere un gol ma vedo atteggiamenti che non mi piacciono, che mi fanno stare male

Sulla mentalità

Noi dobbiamo fare lo step della mentalità e non è solo saper giocare bene. E' saper dare una parola di incoraggiamento a chi sbaglia, io penso che vogliono fare troppo i professori. Secondo me bisogna dirsi le cose in faccia e non dirsi sempre che tutto va bene. La mancanza di Osimhen che ha inciso? Voglio farmi capire: ormai vedo il calcio in maniera diversa da quando giocavo. Non posso accettare che la mia squadra nei momenti di difficoltà non gioca con il coltello tra i denti. Io spesso, alla prima difficoltà, vedo che non siamo squadra. Poi dopo si può parlare o non parlare di Osimhen, della sua assenza e di calcio

Sulla squadra di "professori"

Gli esempi di quello che dico? Ci sono tanti esempi... non vedete le partite? Ci lamentiamo con gli arbitri... un compagno sbaglia e vogliamo fare i professori. Io ho capito cosa non va in questo momento e non è un caso che nelle partite importanti... stecchiamo! Le partite che abbiamo vinto, le abbiamo vinte perché avevamo il coltello tra i denti, perché correvamo. È per questo che non dobbiamo pensare all'io, ma al noi. Non è rilassamento ma una mentalità e questa ce la portiamo dietro da tanto tempo e per questo sottolineo che il responsabile io

Sull'episodio Ibra-Koulibaly

Non voglio parlare. Vedendolo in televisione sembra una gomitata alla Mike Tyson. Ma non ci possiamo fare nulla, dobbiamo partire già da questo. Dobbiamo andare col coltello tra i denti e a volte non lo facciamo

Su Ibrahimovic

Ibrahimovic non più mio amico? No assolutamente, lo resterà sempre perché abbiamo condiviso tanto. Questo Milan è una squadra che tutto quello che fanno, lo fanno credendo in Ibrahimovic. È più forte adesso che 10-12 anni fa. Ci credono, mettono palle col veleno per lui e ci credono