Prima l'esonero di Carlo Ancelotti poi l'arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli. Il tecnico calabrese è stato, infatti, chiamato in corso di stagione per sopperire al momento difficile della squadra. I partenopei non hanno, infatti, cominciato la stagione nel migliore dei modi. Con l'arrivo del nuovo tecnico, però, i primi risultati si sono visti in tutte le competizioni calcistiche in cui è stata impegnata la squadra, dal Campionato alla Champions League. L'allenatore, però, non dimentica il suo predecessore, nonchè sua guida tecnica del passato, con cui i rapporti sono sempre dei migliori. Ne ha parlato lo stesso tecnico in occasione di un'intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport nella giornata odierna.
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Gattuso: “Ancelotti è stato un riferimento per me. Ciò che ho fatto è stato anche merito suo”
Prima l’esonero di Carlo Ancelotti poi l’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli. Il tecnico calabrese è stato, infatti, chiamato in corso di stagione per sopperire al momento difficile della squadra. I partenopei non...
Le parole di Gattuso
“Carlo è stato sia da calciatore che da allenatore, un riferimento. C’è grandissimo rispetto. É successa una cosa strana, ma c’è rispetto. Mi ha lasciato una grandissima squadra. Tutt’ora ci sentiamo. Il nostro lavoro è difficile, pagano sempre gli allenatori quando mancano i risultati. Ma rispetto e amicizia non sono assolutamente cambiati. Carlo non si può seguire e imitare, altrimenti si fanno danni. Per come gestisce gli spogliatoi, per come ha gestito me e continua a gestire, bisogna avere dentro queste doti. Lui le ha. É credibile, entra nella testa dei calciatori. In 20 anni ho sentito davvero pochi calciatori parlare male di lui. Ne ho passate tante, a tratti ci comportavamo da padre e figlio in difficoltà, ci ascoltavamo a vicenda. Se ho fatto ciò che ho fatto, tanti meriti sono suoi”.
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