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De Laurentiis: “Ecco l’orario di Napoli-Samp, no alle tournée. Su Spalletti…”

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Il presidente del club azzurro ha presentato il ritiro in Val di Sole che si svolgerà a luglio 2023
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha presentato in conferenza il ritiro azzurro a Dimaro che si terrà dal 14 al 25 luglio 2023.

De Laurentiis presenta il ritiro del Napoli a Dimaro

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"Siamo qui per parlare del prossimo ritiro, non mi fate domande che escono al di fuori del discorso del ritiro. Perché di calcio parleremo più in là, non oggi. Abbiamo una partita importante contro l'Inter, quindi ci saranno le solite conferenze. Oggi si parla del Trentino. Altrimenti mi alzo e me ne vado. Qui c'è mia figlia Valentina che da quando ci produciamo il materiale tecnico, con Armani che ci pregia di fornici il suo marchio, è diventata una colonna ormai della nostra società. Siamo partiti in un momento molto difficile del Covid. È stato un inizio complicato, feci accordi per il trasporto dalla Cina dei materiale, con un'azienda di Bergamo sui tessuti e siamo partiti con molte difficoltà e tutto il reparto tecnico mi chiedeva se alla prima giornata si rischiava di partire con le vecchie maglie? Invece poi abbiamo creato un'armonia attrezzandoci per questa novità anche professionale. Oggi come oggi è un asset molto importante, quando vedo la risibile situazione in squadre anche molto importanti guardo mia figlia e dico 'siamo davvero una bomba, degli innovatori'. Esprimo vicinanza all'Emilia Romagna. Un esperto di clima sentivo e parlava di come questo concetto di cicloni e problemi ambientali si stia spostando anche in Europa. Siamo inadeguati a sostenere situazioni alle quali non siamo abituati. Ovviamente siamo vicinissimi a tutte le popolazioni, il Napoli farà la sua parte".

"Ve lo dico chiaramente, noi avevamo terminato il contratto col Trentino e l'abbiamo esteso a questo ritiro che comincerà questo luglio. Magari con un margine di 24 ore, una sforatura di un giorno sulle date che vi diremo oggi. Abbiamo raggiunto un accordo per la nostra amicizia che dura da 13 anni. Oltre il ritiro di quest'anno, stiamo siglando un contratto per i successivi tre anni. Oltre a questo anno, la nostra amicizia con il Trentino si protrarrà per altri tre anni. Inoltre, ringrazio Meret il quale è stato sempre criticato, ma noi l'abbiamo sostenuto ed ha fatto un campionato eccezionale".

Poiché prevediamo un raddoppio di presenze durante quel periodo, secondo me bisogna organizzarsi con dei tubi innocenti per fare lateralmente due tribune aggiuntive. È importante curare la zona pre-stadio con attività, altrimenti quest'anno c'è il rischio di incasinarci".

"L'altro anno abbiamo ricevuto tanti inviti, offrendoci soldi e aerei, ma ho costretto, pagando, delle squadre di calcio straniere a venire da noi. Noi dovevamo non allenarci, andare lontano, all'estero, poi il giorno dopo fare scarico, allenare chi non ha giocato tanto, poi rientrare e di questo mese preparatorio così quanti giorni si sarebbero persi? Ho detto basta e si gioca dove si fa il ritiro. Ovviamente nella prima parte in Trentino si gioca con squadre di minore livello perché è l'inizio della preparazione, ma questi ritiri fatti bene evitano molti incidenti. Una volta ci cascai, ma a Detroit non riuscirono a riempire lo stadio che era da oltre centomila posti. Pagando anche tanto, soldi che preferisco dare all'Emilia, perciò si gioca qui".

"La cena di venerdì con Spalletti era dovuta, una cena dell'amicizia, del ringraziamento, ad un certo punto era quasi un giallo perché sapevamo di aver vinto lo Scudetto, ma quando? Dipendeva anche da altre partite, poi per l'Udinese mi è venuta l'idea di festeggiare e c'erano 54mila persone ed è stato meraviglioso. Uno non vuole stare per forza al centro dell'attenzione a tutti i costi, avrei potuto collegarmi dallo spogliatoio e fargli i complimenti in diretta, ma è un momento loro ed era giusto farlo godere a loro e l'allenatore. C'è stata la celebrazione con la Fiorentina, vincendo anche senza averne bisogno, ed abbiamo fatto una manifestazione che mi ha portato i complimenti persino dall'estero e mi sto spaccando per fare la cerimonia della consegna del trofeo il 4 alle ore 19, finita la partita poi verranno montati i palchi e credo uno da 520 metri e metterò comunque una decina di schermi più grandi di quelli dell'altra volta. Poi ho chiamato Fiorello, che mi chiede sempre di andare da lui, e gli ho chiesto di montare la sua struttura al Maradona per andare in diretta dalla centralità del mondo che è Napoli. Magari si va avanti anche dopo mezzanotte. Probabilmente mi dirà di no".