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Coronavirus, il piano di ripartenza del Napoli: De Laurentiis cerca soluzione condivisa con i calciatori per il taglio stipendi

De Laurentiis (Getty Images)

Il Mattino si sofferma sul piano di ripartenza del Napoli dopo l'emergenza coronavirus che ha colpito tutto il mondo

Domenico D'Ausilio

De Laurentiis (Getty Images)

L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sul piano di ripartenza del Napoli dopo l'emergenza coronavirus che ha colpito tutto il mondo.

Coronavirus, il piano di ripartenza del Napoli

Tutti gli azzurri sono rimasti in città in questo periodo e hanno svolto un lavoro atletico personalizzato a casa. Il centro sportivo è stato già sanificato. Sono già previsti ambienti separati dove cambiarsi prima dell'allenamento. Può esserci la possibilità per i calciatori di fare la doccia singola nelle camere dell'albergo attiguo al campo d'allenamento prima di andare via alla fine della seduta. I medici del Napoli hanno costantemente monitorato le condizioni di salute dei calciatori. Prima della ripresa dell'attività gli azzurri dovranno essere sottoposti a tamponi. Gli esami sono da ripetere dopo quattro o cinque giorni, mantenendo l'isolamento.

Sul taglio stipendi

Con la ripresa dell'attività al centro sportivo verrà interrotta la cassa integrazione avviata dal club azzurro per i dipendenti che non fanno parte del gruppo dei tesserati. De Laurentiis deve ancora discutere dei tagli agli stipendi ai calciatori e si andrà alla ricerca di una soluzione condivisa. Se dovesse riprendere l'attività una delle possibili ipotesi di accordo potrebbe essere il taglio di un mese e mezzo. Al momento resta congelato lo stipendio di marzo in attesa proprio della trattativa. L'altro fronte aperto resta quello delle multe richieste dal club per il rifiuto dei calciatori di tornare in ritiro dopo il match di Champions contro il Salisburgo.