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Ancelotti: “Valigia sempre pronta, sono abituato ad essere messo in discussione. Non ho né rimpianti né rimorsi”

(Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)

Carlo Ancelotti ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti durante la conferenza stampa di presentazione del match contro il Genk Ancelotti: “Non mi piace essere valutato in base al mio passato” Carlo Ancelotti e Alex Meret...

Claudia Vivenzio

Carlo Ancelotti ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti durante la conferenza stampa di presentazione del match contro il Genk

Ancelotti: "Non mi piace essere valutato in base al mio passato"

Carlo Ancelotti eAlex Meret hanno rilasciato alcune dichiarazioni durante la conferenza stampa indetta per presentare il match tra Napoli e Genk. Partita valida per la sesta giornata (di sei) della fase a gironi del Gruppo E.

Sulla fiducia del presidente

"Conferma della fiducia? Parlo col presidente quotidianamente, siamo tutti concentrati sulla partita di domani. Come vivo questa vigilia? Come sempre, come una grande opportunità di ottenere un risultato importante. E quindi fare tutte le valutazioni inerenti su questa partita e su null'altro. Devo prendere delle decisioni, mi compete schierare la squadra migliore. Dobbiamo fare una partita convincente. Dopo la partita dovrò fare delle riflessioni sulla partita come sempre. Spero di fare riflessioni positive".

Sul percorso

"Quel che è fatto, è fatto. Ma proprio per quello che di buono è stato fatto in Champions va valuto, ma bisogna anche valutare quanto non abbiamo fatto bene in Campionato. Quindi una partita non può rivalutare tutto un percorso".

Sulla figura dello psicologo

"Figura dello psicologo? Dipende non tanto dalla valutazioni dei calciatori di questa figura, se si intende lo psicologo come sprono, allora è ottimo, se invece viene invece come psichiatra, sarebbe inteso in modo negativo".

Sulla possibilità dell'esonero

"Valigia pronta? Credo che la valigia deve essere sempre pronta. Penso che mettere essere in discussioni in una situazione del genere, è assolutamente normale. Sono esperienze che ho già vissuto. Non è che mi spavento, o mi preoccupa, che la società un giorno possa scegliere di esonerarmi o possa deciderlo io. Se non si verificano determinate considerazioni allora è giusto andare avanti, se non si verificano è giusto chiudere. Vedo che sull'argomento ci sono tante cose ma io sono preoccupato per la squadra. Mi sento molto coinvolto con la squadra. Non possiamo far finta di nulla, la squadra non sta facendo nulla. Però non possiamo continuarla troppo per le lunghe, è durato troppo questo periodo. Io devo continuare nel mio, non voglio che io sia valutato né mi autovaluto per il mio passato e per quello che ho fatto.  Inoltre non vorrei mai che i calciatori giocassero per me, è uno dei motivi per cui mi vengono tanti dubbi".

Su Milik

"Il polacco sta bene, si è ripreso. E' assolutamente disponibile per domani".

Sui rimpianti e rimorsi

"Cosa non rifarei in questo percorso in azzurro? Una sola cosa, ma non la dico. Rimpianto peggiore? Io non vivo con i "se", mi dispiace".

Su Napoli-Genk

"Domani mi aspetto una bella prestazione in linea con l'operato in Champions League. Il fatto di essere ad un passo vuol dire che la squadra ha fatto bene e quando questa squadra dà il massimo, può competere con chiunque. "Ho la sensazione che faremo una grande partita e che passeremo il turno. Sì, sono ottimista verso domani. Dipende soltanto da una cosa: che l'allenatore non sbagli formazione"

Su Allan

"Paradossalmente la presenza di Allan ha caratterizzato una maggior qualità del Napoli. Allan nonostante non abbia la sua peculiarità nella qualità riesce a far giocare meglio la squadra. La cosa strana è che mettendo centrocampisti con maggior qualità, si gioca peggio. Allan dà equilibrio ed è fondamentale per questa squadra".

Su Ibrahimovic

"Ibrahimovic non l'ho sentito oggi, ma l'ho sentito ieri. Mi ha detto che è a Los Angeles, che il clima è perfetto, che sta benissimo".

Sull'azione incriminata in Udinese-Napoli

"Per me c'è stata una mal informazione su quell'azione contro l'Udinese in cui tutti sono fermi. Bisogna vedere l'inizio dell'azione: c'è stato un rientro di 80 metri di tutti tranne di Llorente e Callejon, così quando Mario Rui prende palla gli altri rifiatano".

Alex Meret: "Quelli che vanno in campo siamo noi"

Anche il portiere Alex Meret ha rilasciato dichiarazioni fondamentali durante la conferenza stampa indetta per Napoli-Genk:

Sul momento negativo

“Sappiamo che siamo in un momento negativo ma dobbiamo andare avanti. Come ritrovare la tranquillità? Dobbiamo pensare solo ed esclusivamente alla partita che andremo a fare, il resto non ci deve influenzare”.

Sulla provenienza dei problemi

“Sicuramente quelli che vanno in campo siamo noi. Noi siamo i primi responsabili. Sappiamo tutti che dobbiamo dare qualcosa in più. Dobbiamo dare tutto il massimo altrimenti non se ne viene fuori da questo momenti. Voci esonero? Nessuno segue queste cose, ognuno di noi si impegna per andare sul campo. Lavoriamo come sempre abbiamo lavorato. Le differenze in questo periodo sono i risultati che non arrivano”.

Sulla differenza di prestazioni tra campionato e Champions

“Io scendo in campo ogni partita pensando a quello che devo fare e farlo al meglio, che sia Campionato, Champions o allenamento. Non mi cambia tale situazione negativa, faccio il mio e cerco di dare il mio contributo”.

Sul gol subito contro l’Udinese

“Abbiamo preso una ripartenza che potevamo evitare ma non dobbiamo pensare al passato, ora dobbiamo guardare avanti”.