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Chiariello: “Basta fare muro contro muro, siamo ancora in tempo per salvarci”

Chiariello: “Basta fare muro contro muro, siamo ancora in tempo per salvarci”

Il giornalista Umberto Chiariello ha parlato della situazione in casa Napoli

Maria Ferriero

Un caso unico quello che vede coinvolto il Napoli. Nella serata di ieri, i calciatori partenopei sono, infatti, tornati presso le rispettive abitazioni senza rispettare il ritiro deciso dalla società. Nel suo Editoriale, il giornalista Umberto Chiariello ha analizzato la situazione in casa dei partenopei.

Le sue parole

Il giornalista Umberto Chiariello ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo in occasione del suo Editoriale. Le parole:

“In Champions due partite di due squadre italiane, una sconfitta ed un pareggio. L'Inter va in vantaggio due volte a Dortmund, ma non regge. Non si era detto a inizio stagione che la difesa dell'Inter era un bunker insorpassabile? Non si era detto che il centrocampo era una cerniera con tutte qualità difensive? Conte vuole un giocatore che lo aiuti a vincere lo scudetto, della Champions non gliene frega niente. A Torino, stasera, bisogna dimostrare che l'obiettivo primario è la Champions. Tutto muta, ma Ancelotti si trova a non saper domare la rivolta dei suoi aquilotti che, si ribellano al padrone che decide di mandarli tutti in ritiro per una settimana. Le certezze vengono meno: la difesa dell'Inter che crolla, Sarri uomo delle coppe, Ancelotti che non riesce a tenere a bada i suoi e Fonseca? Ci da una lezione, che nel calcio, le verità, sono solo grandi bugie.

Poniamoci una vecchia domanda: quand'è che si caccia un allenatore? 1. Quando i risultati non vengono, la squadra va male e non fa punti. Una soluzione di chi non ha idee, di chi cerca il capo espiatorio. 2. Quando un allenatore perde la sua presa, sulla squadra. Attenzione però, a volte, il leader contro è molto meglio del leader calmo. Abbiamo avuto l'esempio di Ottavio Bianchi, un leader contro, antipatico, la squadra lo odiava e si compattava contro di lui. 3. Quando la squadra non ti segue più, non ti ha contro, ma non ti segue più, quando non sei più in grado di esercitare una leadership. Nel primo caso, non sono d'accordo sull'esonero, negli altri due, sì. Carlo Ancelotti è nelle due condizioni? No. Neanche nella prima, è solo una squadra nel limbo che fa male, ma non malissimo. La squadra non segue più Ancelotti? Non credo. Ha la squadra contro? Non credo. Qui deve essere bravo De Laurentiis, muro contro muro non serve, deve chiedere sacrifici e ricompattare il gruppo perché la stagione si deve salvare".