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Careca: “Giordano meglio di Mertens, proposi Kakà al Napoli ma non mi ascoltarono. Maradona? Feci un patto con lui”

Careca: “Giordano meglio di Mertens, proposi Kakà al Napoli ma non mi ascoltarono. Maradona? Feci un patto con lui”

E’ stato uno degli artefici dei successi napoletani. Insieme  Giordano e Maradona ha formato la famosa “MAGICA” che tanto ha fatto sognare i tifosi napoletani. A Sky Sport per #CasaSkySport è intervenuto in collegamento dal...

Alfredo Russo

E' stato uno degli artefici dei successi napoletani. Insieme  Giordano e Maradona ha formato la famosa "MAGICA" che tanto ha fatto sognare i tifosi napoletani. A Sky Sport per #CasaSkySport è intervenuto in collegamento dal Brasile Antonio Careca. L'ex bomber azzurro ha parlato del suo rapporto con Maradona, con la società e con i tifosi.

Careca: “Giordano meglio di Mertens, proposi Kakà al Napoli ma non mi ascoltarono. Maradona? Feci un patto con lui”

Intervista Careca

I punti della discussione sono stati, il suo rapporto con Diego Maradona, con la società Napoli e il ricordo del calore della gente: "Giocare a fianco a Diego era un sogno, siamo stati insieme dopo il Mondiale dell'86. Dovevo andare in un'altra squadra, ho aspettato fino alla fine il Napoli. Moggi mandò un amico a contattarmi, così ho aspettato un mese e tre settimane e poi sono andato a Napoli. Sono innamorato della città e dei tifosi, un sogno realizzato, ho giocato con Diego.

Allenarmi e giocare di nuovo a Napoli? Sono chiuso in casa da quasi 30 giorni, siamo qua, si fatica. Alle 6-7 faccio palestra, dopo devo giocare con i miei nipoti, faccio anche Kung-fu. Se rimango trenta giorni in più posso tornare in campo, posso fare almeno una buona mezzora.

Chi consiglierei al Napoli? Preferisco non parlare, parlai di Kakà e di Deco quando stavano appena iniziando, ho parlato di un sacco di giocatori, nessuno mi credeva. Mertens? Giordano aveva forse più qualità, ma è un giocatore di grandissima qualità. A Giordano piaceva giocare sia con la palla che senza. Mertens ha fatto tanto, ma Bruno era più completo.

Feci un patto con Diego e rinnovammo fino al 1993, poi lui andò via prima. I tifosi sono completamente pazzi, avevamo 78000 abbonati che andavano ad ogni partita, in trasferta andavano in 8-10 mila. Il San Paolo non era moderno, ma era l'inferno".