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Boniek: “Certo che Milik sarebbe da Juventus, uno dei più forti in Serie A”

Boniek (Photo by Michael Regan/Getty Images)

Zibì Boniek, ex calciatore di Juventus e Roma ed attuale presidente della Federcalcio polacca, ha espresso alcune considerazioni sull’interesse bianconero per Arek Milik. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it....

Luca D'Isanto

Zibì Boniek, ex calciatore di Juventus e Roma ed attuale presidente della Federcalcio polacca, ha espresso alcune considerazioni sull'interesse bianconero per Arek Milik. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it.

Boniek garantisce: "Milik è uno da Juventus"

 NAPLES, ITALY - DECEMBER 08: Kalidou Koulibaly and Arkadiusz Milik of SSC Napoli celebrate the 3-0 goal scored by Arkadiusz Milik during the Serie A match between SSC Napoli and Frosinone Calcio at Stadio San Paolo on December 8, 2018 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

"Le mosse della Juventus non le conosco, di sicuro parliamo di uno dei migliori attaccanti del campionato italiano. E’ un ottimo giocatore: come livello certo che sarebbe da Juventus. Oltretutto, da un punto di vista tecnico, Cristiano Ronaldo occupa spazi diversi. Cristiano Ronaldo è uno a cui piace svariare, ama partire da sinistra per arrivare in area in diagonale. Adesso, però, Milik è del Napoli, dove c’è anche Zielinski, bravissimo pure lui".

Boniek contro la regola dei 5 cambi

La FIFA ha approvato la modifica temporanea della regola sulle sostituzioni, portandole a 5 per gara. Il presidente Boniek ai microfoni di tuttomercatoweb si è detto più che contrario alla decisione, il Polonia non si andrà oltre i consueti 3 cambi. Ecco quanto dichiarato: “Noi non la adotteremo nel campionato polacco. Così non è calcio. E' una decisione senza alcun fondamento, adottata solo per populismo da chi evidentemente non sa come funziona una partita di calcio, e solo per compiacere le pressioni esterne.

E' assurdo dire che sia giustificata dai ritmi forsennati. Quali ritmi forsennati? Noi stessi con la Polonia ai Mondiali '82 giocammo 7 partite in un mese nell'estate spagnola, tante furono sotto il sole, si scendeva in campo ogni tre giorni e c'erano solo due cambi. E stiamo parlando di trenta anni fa, senza tutti i vari progressi contemporanei in termini di preparazione atletica!".