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Sconcerti: “La squadra sta esonerando Carlo Ancelotti, frattura netta”

Sconcerti: “La squadra sta esonerando Carlo Ancelotti, frattura netta”

Il giornalista Mario Sconcerti espone la propria idea sul periodo critico del Napoli, fase che dovrà necessariamente gestire Carlo Ancelotti Sconcerti: “Carlo Ancelotti ha compromesso la situazione” A Radio Marte, nel corso di Marte...

Claudia Vivenzio

Il giornalista Mario Sconcerti espone la propria idea sul periodo critico del Napoli, fase che dovrà necessariamente gestire Carlo Ancelotti

Sconcerti: "Carlo Ancelotti ha compromesso la situazione"

A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto il giornalista Mario Sconcerti:

“Tante volte abbiamo pensato che un squadra non giocasse per l’allenatore, ma solo a Napoli Ancelotti ha detto apertamente certe cose e così facendo ha compromesso la situazione. La squadra sta esonerando Ancelotti e così facendo prende tutta la forza in mano. Bisogna tapparsi il naso e ricominciare dalla squadra. Quando giochi bene con le grandi squadre e male con tutte le altre vuol dire che sei esaurito e che non sei più una squadra. La realtà è che la frattura è completa perché l'allenatore dice che la squadra non dà quello che dovrebbe e la squadra che dice all'allenatore che non allena bene. Da fonte diretta e quindi direttamente da Ancelotti, vi dico che mi ha detto che squadra la allena lui e mi ha invitato anche Castelvolturno a vedere con i miei occhi ciò che accade sul campo".

I veterani in disaccordo col tecnico

L’edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno ha svelato cosa è successo all’interno dello spogliatoio dopo la decisione di Carlo Ancelotti:

“Piuttosto il confronto acceso nello spogliatoio, nel corso della riunione di ieri mattina, durata oltre un’ora, rappresenta il reale cambiamento di rotta di un allenatore che ha scelto di guardare negli occhi uno ad uno i suoi giocatori, sbattergli in faccia tutti i difetti degli ultimi quaranta e passa giorni, imponendo poi una (la sua) soluzione: lo stop alla lenta e quasi inesorabile agonia. Il ritiro, appunto. Ma non solo. Lo stesso rimedio al quale la squadra si era ribellata esattamente un mese fa, nella notte post-Salisburgo, (quando era stato De Laurentiis a deciderlo) e che ha provocato anche ieri a Castel Volturno una spaccatura. Da un lato, i nuovi arrivati più vicini al soft-profile dell’allenatore; dall’altro il pensiero veemente dei veterani che proprio non volevano «chiudersi» a Castel Volturno già da domani”.