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Di Marzio: “Ancelotti non è l’unico colpevole. Ritiro non punitivo ma produttivo”

(Photo by Getty Images)

Gianni Di Marzio compie un’analisi sulle mancanze generali del Napoli: carenze che portano ad una crisi di risultati e di clima Di Marzio: “Ancelotti ci ha messo il suo” A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto...

Claudia Vivenzio

Gianni Di Marzio compie un'analisi sulle mancanze generali del Napoli: carenze che portano ad una crisi di risultati e di clima

Di Marzio: "Ancelotti ci ha messo il suo"

A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto l'allenatore e dirigente sportivo Gianni Di Marzio commentando la situazione a dir poco critica che sta attraversando il Napoli:

“La situazione è precipitata e se stasera il Cagliari vince, il Napoli va ancora più in difficoltà. Il ritiro imposto da Ancelotti non è punitivo, ma produttivo perché lui deve parlare alla squadra. E' vero lui è il primo colpevole, ma anche gli altri devono prendersi delle responsabilità. Il Napoli non corre, non ha un gioco, non ha carattere, non ha un’identità per cui anche Ancelotti ci ha messo del suo, ma il ritiro credo servirà per parlare ad ogni calciatore. De Laurentiis non ha ancora esonerato Ancelotti perché probabilmente ritiene che in giro non ci siano sostituti che possano mettere a posto le cose. L’errore del Napoli è al vertice: il mercato non è stato fatto con parsimonia ed intelligenza tattica e Ancelotti ha le sue colpe perché doveva chiedere innesti alla società”.

Napoli senza un regista

Anche secondo La Gazzetta dello Sport uno dei motivi della disfatta di questo Napoli va ricercata nel calciomercato. In particolare il giornale sottolinea la manca di una figura fondamentale: il regista. Il quotidiano sottolinea come un giocatore con tali caratteristiche sia assente nel club partenopeo:

 “C’è però un senso tecnico-tattico, che spiega il diverso rendimento fra Anfield e la solita domenica grigia al San Paolo. Perché a Liverpool serviva organizzare una buona fase difensiva e la squadra l’ha fatto con applicazione. Il tutto camuffando i limiti nella costruzione di gioco accusati da tempo. Il discorso cambia se il pallino devi tenerlo in mano tu. Il 4-3-3 che il tecnico presenta per rimettere a posto un po’ di cose, evidenzia la mancanza di un regista, che per scelta Ancelotti non ha inseguito sul mercato. Al di là di questo aspetto Zielinski almeno prova qualcosa, ma Fabian Ruiz è irriconoscibile e falloso, ed Elmas è ancora grezzo per potersi caricare la fase di impostazione”.