Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Zaniolo, l’amico: “Non ho mai scommesso per lui. Corona? Mai conosciuto”

Zaniolo, l’amico: “Non ho mai scommesso per lui. Corona? Mai conosciuto” - immagine 1
Le parole di Antonio Esposito accusato di essere legato al calcioscommesse
Giovanni Montuori

La Gazzetta dello Sport ha intercettato Antonio Esposito, ex calciatore ed amico di Zaniolo, che ha rilasciato alcuni dichiarazioni rispondendo alle accuse di essere coinvolto nel calcioscommesse.

L'amico di Zaniolo si difende

—  

La voce ha un rintocco doloroso di chi sembra essere capitato in una storia più grande di lui. Antonio Esposito pare avere addosso i 33 anni di chi ha già un grande avvenire dietro alle spalle. "Sono devastato. Sto vivendo dei giorni allucinanti". 


Che rapporti ha con suo zio, Maurizio Petra, che l’ha tirata in ballo per le scommesse? 

"Nessuno. Sì, è mio zio, il fratello di mia madre, ma non ho rapporti con lui. Ha avuto anche dei precedenti penali. Ho sentito che mi vuole aiutare, ma così come mi aiuta? È venuto fuori che io sono un allibratore. Mi dissocio totalmente da lui. Credo che abiti a Spezia anche lui, ma non so neppure l’indirizzo. Io le parlo solo perché voglio smentire tutto. Ho già dato mandato al mio avvocato, Enrico Panetta, per valutare querele. Non sono neppure indagato. Io non sono nessuno, ma è stata sporcata la mia immagine". 

Al punto: ha mai scommesso per conto di Zaniolo? 

"Assolutamente no. Mai. Ho avuto rapporti con Nicolò e con la sua famiglia. Siamo stati spesso insieme perché siamo amici. Ci conosciamo da una vita, siamo della stessa città, ma solo questo". 

Ha venduto una casa alla famiglia Zaniolo? 

"Quello era un appartamento che ho acquistato quando giocavo all’Inter e poi ci ho fatto i cavoli miei. Non c’entra niente la famiglia di Nicolò. Ma non voglio parlare di questo perché altrimenti do importanza a una persona che mi sta diffamando". 

Ora ha rapporti con Nicolò? 

"Non più, ma sento a volte la mamma: 'Come va?'. Cose così". 

Suo zio ha detto che lei è stato malmenato per le scommesse. 

"L’ho sentito in tv. Ma stiamo scherzando? Non mi ha mai picchiato nessuno e nessuno mi ha mai mandato in coma, soprattutto. Altrimenti esisterebbe un referto, no?". 

Lei conosce Fagioli e Tonali? 

"No. Mai visti né sentiti". 

Perché i calciatori scommettono? Per noia? 

"Non lo so, dipende da come sono le persone, ma può succedere a tutti i giovani". 

È vero che le piacerebbe allenare le giovanili? 

"Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio. Forse ho trovato una soluzione, ma non voglio parlarne". 

Si dice che lei fosse una promessa da ragazzo. 

"Sono stato sfortunato. Mi sono rotto il ginocchio due volte, ma devo assumermi anche le mie responsabilità. Non ero un professionista esemplare: uscivo la sera, mi divertivo. Non voglio dare la colpa solo alla sfiga, ci ho messo anche del mio. Ai tempi del Triplete di Mourinho ero in Primavera e qualche volta venivo aggregato alla prima squadra, ma erano altri tempi. Io adesso sono devastato". 

Ha mai conosciuto Corona? 

"Mai, ma per favore basta con le domande. Sono troppo distrutto per risponderle".

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.