Renzo Ulivieri, presidente dell'AssoAllenatori, ha parlato a Radio Marte. Ulivieri ha parlato innanzitutto dell'impossibilità di avere al 100% la certezza che il contagio non si diffonda tra i calciatori. Ad ogni modo, però, come in tutti gli altri settori produttivi dell'economia italiana che stanno pian piano ripartendo, anche il calcio dovrà farsi trovare pronto. Nonostante sia uno sport di contatto, spiega l'ex allenatore, dei controlli regolari e costanti potrebbero impedire una diffusione eccessiva.
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Ulivieri: “Con controlli regolari si può ripartire. Isolamento individuale se un calciatore risultasse positivo”
Renzo Ulivieri, presidente dell’AssoAllenatori, ha parlato a Radio Marte. Ulivieri ha parlato innanzitutto dell’impossibilità di avere al 100% la certezza che il contagio non si diffonda tra i calciatori. Ad ogni modo, però, come...
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Le parole di Ulivieri
"Se ogni volta che spunta fuori un nuovo contagio dobbiamo isolare l'intera squadra, ripartire è inutile. La nostra posizione resta la stessa: in totale sicurezza, si può giocare. Il punto è che questo livello di sicurezza deve essere massimo, per quanto possibile. Non solo noi, anche i calciatori vogliono assolutamente ripartire, e anche loro tengono alla salute di tutti. Il calcio è uno sport dove evitare il contatto è impossibile letteralmente, ma con le giuste misure potremmo ripartire. Per esempio, pare che fare tamponi regolari sia utile per avere meno possibilità di contagio anche rispetto ad altri settori dove non c'è contatto. Il calcio è un'azienda e deve ripartire come sta ripartendo per gradi tutta Italia. Oggi comunque doveva esserci un consiglio federale, rimandato proprio per accertarsi ancora meglio dell'efficacia di alcuni aspetti"
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