C'è dissenso tra le società ed i calciatori per il taglio degli stipendi in questa grave emergenza per il dilagare del Coronavirus. Tra i protagonisti del contenzioso c'è anche l'Aic (Associazione italiana calciatori) alla cui presidenza è candidato Marco Tardelli. Oggi l'ex Campione del Mondo '82 si è raccontato ai microfoni de La Repubblica.
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Tardelli: “L’Aic deve essere la prima ad aiutare le leghe inferiori. Tornare in campo è un rischio”
C’è dissenso tra le società ed i calciatori per il taglio degli stipendi in questa grave emergenza per il dilagare del Coronavirus. Tra i protagonisti del contenzioso c’è anche l’Aic (Associazione italiana calciatori) alla cui...
Le parole di Tardelli
"Il calcio in questo momento può risolvere i suoi problemi da solo. Senza chiudere aiuto allo Stato, utile per cose più serie. Stipendi?Molti giocatori hanno già fatto delle rinunce. La delibera della Serie A per il taglio è una delegittimazione del sindacato. Ma la discussione con i club doveva avere basi diverse: sarebbe stato utile arrivarci avendo già stanziato un fondo di assistenza. L'Aic deve essere la prima a mettere dentro i soldi per dare una mano ai calciatori delle categorie inferiori. So che nel bilancio del 2018 c'erano alcuni milioni per situazioni come queste. Chiedo alla Figc, alla Lega Serie A ed alla Lega Serie B di partecipare. In C e D i giocatori mantengono le famiglie con meno di 2.000€ al mese.
Tornare in campo? Se non c'è la totale sicurezza, non si torni in capo. Il gioco del calcio è di contatto, azzerare i rischi è impossibile. Non sappiamo neanche se chi ha avuto il virus tornerà perfettamente sano. Fa effetto sentire Ceferin che vorrebbe finire le coppe entro settembre. Come fai a fare un discorso simile con oltre 500 molti al giorno? Capisco i contratti da rispettare ma rischiamo. Accanirsi è pericoloso".
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