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Sconcerti: “Non bisogna fidarsi di questo campionato, è stato anomalo”

Mario Sconcerti (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Mario Sconcerti ha pubblicato il consueto editoriale su calciomercato.com, nel quale ha tracciato la linea terminale di un campionato finito ieri sera. Focus del suo intervento il ruolo che la pausa da lockdown ha giocato nei valori tecnici ed...

Mattia Fele

Mario Sconcerti ha pubblicato il consueto editoriale su calciomercato.com, nel quale ha tracciato la linea terminale di un campionato finito ieri sera. Focus del suo intervento il ruolo che la pausa da lockdown ha giocato nei valori tecnici ed estetici del nostro calcio, un calcio di cui conosciamo poco e di cui non possiamo fidarci per trarne analisi e valutazioni. D'altronde difficilmente in 100 anni di Serie A una squadra ha vinto il campionato subendo tante reti e perdendo 7 gare, chiudendo con soli 83 punti. E nonostante l'unico punticino di vantaggio sull'Inter, che farebbe pensare ad una lotta al vertice combattuta, nessuna squadra ha davvero mai minato il dominio bianconero.

L'editoriale di Sconcerti

Mario Sconcerti (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

"Non fidatevi di questa coda di campionato. Non ha cambiato niente, le prime quattro sono rimaste quelle, in Europa League sono andate le tre coinvolte già a fine febbraio, in serie B sono andate le ultime tre prima della sosta. Ma soprattutto non è stato un calcio reale. Son state partite lente, un gioco pieno di spazi inusuali.

La Juve ha vinto in fretta, poi ha potuto guardarsi dentro. E non le è piaciuto quello che ha visto. Le altre sono andate avanti senza traguardi. Chi vorrà crescere non dovrà fidarsi di queste giornate. Anche in Europa. Stiamo andando adesso verso un calcio mai visto. Come può il Lione passare il turno se non gioca una partita vera da quasi sei mesi? Ci sono campionati che sono finiti a metà giugno, altre che hanno chiuso ieri. A chi gioverà la differenza?

Non sappiamo niente di questo calcio e sappiamo molto poco del calcio che verrà. Degli stadi aperti. Dei cinque cambi. Di quando comincerà il campionato. Se ci saranno gli Europei. Le Olimpiadi. Sappiamo solo che non vogliamo una nuova emergenza. Spero che basti".