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Juventus, Sarri: “Ci serve del tempo, viviamo ancora alti e bassi. Lazio? Abbiamo pagato le poche energie”

TURIN, ITALY - DECEMBER 15: Maurizio Sarri, Manager of Juventus issues instructions to Cristiano Ronaldo of Juventus during the Serie A match between Juventus and Udinese Calcio at Allianz Stadium on December 15, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Chris Ricco/Getty Images)

La Juventus guidata da Maurizio Sarri due giorni fa è uscita sconfitta dal match di Supercoppa contro la Lazio.  L’allenatore che, da pochi mesi, veste bianconero si è raccontato in una lunga intervista rilasciata ai microfoni...

Armando Inneguale

La Juventus guidata da Maurizio Sarri due giorni fa è uscita sconfitta dal match di Supercoppa contro la Lazio.  L'allenatore che, da pochi mesi, veste bianconero si è raccontato in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport.

LE PAROLE DI SARRI

È indietro la tua idea di Juventus?

"Siamo ancora in una fase in cui abbiamo degli alti e bassi. Abbiamo dei momenti in cui giochiamo veramente da squadra, altri in cui ci perdiamo un attimino. Rientra nella normalità, è la nostra mentalità che è malata da questo punto di vista, perché pretendiamo tutto e subito. Il Liverpool di Klopp che è campione d’Europa e campione del mondo nei primi due anni ha fatto un undicesimo e un ottavo posto. Da noi purtroppo la mentalità è diversa e un po’ più difficile per avere un’evoluzione più lenta ma più duratura. L’aspetto strano è che prendiamo i gol in quelle situazioni dentro l’area di rigore in cui prima la Juventus era fortissima. Occorre tirare su dei ragazzi acerbi, per quello che è il nostro campionato e la mentalità del calcio italiano, come Demiral e De Ligt. Quindi un po’ di pazienza la dobbiamo avere".

Cos’è successo in Supercoppa Italiana?

"Siamo arrivati con poche energie e le abbiamo pagate. Ci dispiace, lasciare un trofeo dispiace sempre. La squadra si è allungata, ha perso le distanze tra i reparti e tra i singoli. Quindi la Lazio ha giocato in pochi spazi e con tempo a disposizione. Questo non ci deve capitare".

Quale dev’essere l’obiettivo di questa Juventus?

"A livello di Juventus non si possono fare grandi graduatorie. Questa è una società che vuole vincere, pur sapendo che in Europa la situazione è complicata. La Champions dev’essere un obiettivo, ma con a consapevolezza che un po’ per la forza degli avversari un po’ per il fatto di essere un torneo a eliminazione diretta ci potranno essere sempre rischi ed episodi. Il tridente? Dipende da chi considero in quel momento il giocatore che ci può far fare la differenza Bernardeschi in quel ruolo è quello che fa la fase difensiva migliore, Ramsey è un raccordatore di ottimo palleggio e di eguale talento".

Due 3-1 in pochi giorni: quello contro la Lazio è stato un doppio confronto che lascia il segno.

"La Lazio in questo momento vive una condizione psicofisica straordinaria e come sempre quando hai entusiasmo e pensi positivo gli episodi sono tutti favorevoli. Il che vuol dire che non sono episodi. Quindi in questo momento è una squadra difficile da affrontare: se dovesse continuare per mesi e mesi su questi livelli sarebbe un avversario durissimo. Noi però dobbiamo pensare da Juventus e che dipende solo da noi. Dobbiamo diventare continui: le sensazioni in allenamento mi dicono che mi diverto molto di più rispetto a due mesi fa".