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Sarri sotto accusa, si delinea l’idea dell’esonero: cresce il partito per il ritorno di Allegri

Armando Inneguale

L’edizione odierna de La Repubblica svela che c’è una corrente interna alla Juve che vorrebbe l’esonero di Maurizio Sarri. L’ex allenatore del Napoli, al momento, è sotto processo per i risultati dell’ultimo periodo...

L'edizione odierna de La Repubblica svela che c'è una corrente interna alla Juve che vorrebbe l'esonero di Maurizio Sarri. L'ex allenatore del Napoli, al momento, è sotto processo per i risultati dell'ultimo periodo e la mancata evoluzione nel gioco della squadra bianconera. Pare, infatti, che in molti starebbero iniziando a provare una certa nostalgia di Massimiliano Allegri.

SARRI VERSO L'ESONERO

In casa Juve, al momento, ci sono tre correnti di pensiero diverse: quelli che ce l’hanno con Sarri, quelli che ce l’hanno con Paratici e quelli che ce l’hanno con entrambi. Intanto, a causa del malcontento, si va formando una vasta schiera di nostalgici di Massimiliano Allegri. Tra questi c'è, anche, fino a sei mesi fa non ne voleva più sentir parlare e nemmeno vederlo in cartolina. La domanda più pertinente, al momento, sarebbe quella da fare ad Andrea Agnelli sul futuro. Il presidente, nei primi sei mesi del nuovo ciclo, si è esposto una volta sola nel corso della festa di Natale. Niente passionalità e massima lucidità per riflettere su quanto sta accadendo al suo club. Se, infatti, fino a qualche tempo fa poteva essere grave ma non seria, oggi la faccenda rischia di prendere sfumature diverse.

Al momento, però, il tecnico ha dalla sua il conforto dei risultati. Il primato in classifica resiste e resisterà, dato che i prossimi avversari saranno le ultime della fila, Brescia e Spal. Lazio e Inter, invece, si scorneranno tra loro. Su questi fattori sta giocando l'analisi della società, ma non c'è urgenza di provvedimenti. Sarebbe assurdo, infatti, mettere in discussione l’allenatore in cima al campionato. In ogni caso, Agnelli ha Allegri come asso nella manica. L'allenatore, infatti, è sotto contratto fino a giugno con i bianconeri. Se lo richiamasse la Juve, il proposito di tornare in panchina solo nella prossima stagione potrebbe vacillare, anche perché ne è ancora un dipendente. Dallo spogliatoio, al momento, non giungono echi di uno scollamento tra calciatori e allenatore. Manca, però, la comunicazione. Il gruppo recepisce poco delle direttive tattiche e nulla delle indicazioni psicologiche, delle quali per altro Sarri non è mai stato uno specialista.