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Sampdoria, Ramirez: “Tutti vogliamo ripartire, ma senza alcun privilegio. I tamponi vanno fatti prima a chi ne ha davvero bisogno”

GENOA, ITALY - DECEMBER 26: Gaston Ramirez of Sampdoria celebrates after scoring the second goal of his team during the Serie A match between UC Sampdoria and Chievo Verona at Stadio Luigi Ferraris on December 26, 2018 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Gaston Ramirez, trequartista della Sampdoria ha rilasciato un’intervista su Tuttosport. Focus dell’uruguaiano il tema della ripresa delle competizioni, nodo delle discussioni delle istituzioni calcistiche europee in questo periodo...

Mattia Fele

Gaston Ramirez, trequartista della Sampdoria ha rilasciato un'intervista su Tuttosport. Focus dell’uruguaiano il tema della ripresa delle competizioni, nodo delle discussioni delle istituzioni calcistiche europee in questo periodo difficile. Per Ramirez, ripartire subito significherebbe avere calciatori al 50% delle proprie potenzialità, con un campionato che ne risulterebbe falsato. E poi, il giocatore ha fatto un'importante dichiarazione - di umanità, se non altro: nessun privilegio per i calciatori sulla questione tamponi, altro tema non di secondaria importanza.

Le parole di Ramirez

“A inizio stagione non eravamo partiti bene, poi ci siamo ripresi e alla fine giocavamo da squadra vera. Se vogliono giocatori al 50% possono farci scendere in campo anche subito, ma l'obiettivo è davvero andare in campo soltanto per finire la stagione? Tutti vogliamo ripartire. Tutti quelli che lavorano, non soltanto gli sportivi. Ma se noi calciatori ripartiamo non dobbiamo avere nessun privilegio. Nessun tampone in più, se questo volesse dire toglierlo a qualcuno che ne ha davvero bisogno. Lo toglieremmo a un nostro tifoso, a una mamma, a un papà. Tutte persone che tifano per noi e che noi dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia. Quindi bisogna trovare una soluzione giusta, ripartire, ma con buon senso. La salute viene prima di tutto, anche dei soldi”.