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Spagna – Il presidente della Liga: “Chi si rifiuterà di giocare verrà penalizzato. Ritardo sui protocolli per gli allenamenti”

Spagna – Il presidente della Liga: “Chi si rifiuterà di giocare verrà penalizzato. Ritardo sui protocolli per gli allenamenti”

Javier Tebas, presidente della Liga, ha parlato durante la videoconferenza Adea Conecta. Focus del suo intervento la ripresa dei campionati, da svolgersi in totale sicurezza ma senza discussioni: chi non vorrà giocare, infatti, sarà...

Mattia Fele

Javier Tebas, presidente della Liga, ha parlato durante la videoconferenza Adea Conecta. Focus del suo intervento la ripresa dei campionati, da svolgersi in totale sicurezza ma senza discussioni: chi non vorrà giocare, infatti, sarà penalizzato o sanzionato. Il presidente della Liga è stato chiaro, ci sono stati dei ritardi sui protocolli di sicurezza per riprendere gli allenamenti, ma tutto lo sport spagnolo più importante ripartirà.

Le parole del presidente della Liga

"Sono sicuro che torneremo in campo e termineremo la stagione. Chi non vorrà giocare verrà sanzionato. La stagione non può essere congelata, la UEFA su questo è stata chiarissima. Purtroppo non ci alleneremo già da settimana prossima. C'è stato un ritardo sull'autorizzazione del nuovo protocollo che abbiamo inviato. Chi non gioca verrà penalizzato, non si può congelare così la stagione, la UEFA è stata chiara. Non riusciremo a tornare ad allenarci settimana prossima perché c'è un piccolo ritardo sull'autorizzazione del protocollo che abbiamo inviato. Fino al 31 luglio si potrà giocare, e anche un po’ oltre. Stiamo cercando di garantire che questa pandemia non sia anche una pandemia economica. [...]

Non è vero che il Barcellona sta trattando calciatori. A loro interessa sapere quando si tornerà a giocare, non pensano al mercato. Ci saranno al massimo degli scambi, ma in questo momento non ne parla nessuno. Sono in attesa di capire quando si riprenderà e quali saranno i danni dal punto di vista economico. È tutto fermo, non stanno trattando né Neymar e né Lautaro. Sono sorpreso da queste voci”.