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La Serie A è nel Grande Interregno, senza re e regine. Il Napoli deve approfittarne

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Come può il Napoli darsi per vinto in una Serie A senza padrone?

Mattia Fele

Più o meno per il terzo anno di fila la Serie A è orfana di una schiacciasassi. La Juventus ha interrotto un ciclo di 9 scudetti difficile da ripetere (se non impossibile): all'interno di queste crepe si sono inserite le altre due compagini che insieme ai bianconeri formano l'80% dei trofei vinti in Serie A. Inter e Milan. Entrambe le vittorie però stavolta non sono apparse nette e tediose per gli spettatori, anzi. Spettacolo ed equilibrio, quello che si vede anche quest'anno. Come può il Napoli, seconda nella classifica decennale dei punti fatti in Serie A dal 2011, fregarsene e non provare ad inserirsi?

La Serie A dell'equilibrio

spalletti

Ci si aspettava di più dalla Juventus di Pogba, Paredes, Di Maria, Danilo, Milik, Kostic, Chiesa, Vlahovic. Si pensava (tutti) che sarebbe stato un altr'anno di dominio assoluto, un ritorno (se poi si pensa anche al fatto che fosse il secondo anno di Allegri, ecco tornare subito alla memoria quei 50 pt in un girone del 2016...). Invece no. Stesso discorso per l'Inter, addirittura già a 3 sconfitte stagionali in sette giornate (con più di 5 sconfitte non si vince lo Scudetto, è statistica degli ultimi cent'anni ndr) e per la Roma, innalzata a grande outsider ma piena di problemi tecnici seppur in enorme tendenza crescente. Ancora dietro la Lazio, ottima comprimaria l'Atalanta. Restano Milan e Napoli, proprio le due teste di serie che si sono sbattute e combattute negli anni di Diego. Il Napoli in 10 anni è arrivato quattro volte secondo e quattro volte terzo, molto spesso allontanato dalla vittoria solo per l'incredibile superiorità di una Juventus che avrebbe battuto chiunque. Questioni di annate e di fortuna/sfortuna. Sono due anni che questa Juventus non c'è e sarebbe giusto che si tentasse ancor più forte di quegli anni il colpo magico. La rivoluzione del Sud. Non riuscirci ma provarci e dirselo, specie in una stagione in cui si ha a disposizione una squadra che quelle scorie decennali non le ha più.