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Sconcerti: “Lo Scudetto è una questione tra Milan e Napoli, ma l’Inter…”

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Il Milan e il Napoli continuano a macinare chilometri, ne ha parlato Mario Sconcerti

Sara Ghezzi

Il campionato di Serie A fino a questo momento sta dicendo che le squadre da battere sono il Napoli e il Milan. Entrambe stanno procedendo a passo spedito e sono al +7 sulla terza in classifica, l'Inter campione in carica. Quest'oggi sulle pagine del quotidiano Il Corriere Della Sera, Mario Sconcerti ha parlato proprio dei ragazzi di Spalletti e di quelli di Pioli.

"Lo Scudetto è una questione tra Milan e Napoli, ma l'Inter...", le parole di Sconcerti

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Di seguito il suo editoriale sulle pagine del Il Corriere della Sera:

"Meglio il Milan oggi del Napoli anche con gli stessi risultati. Il Napoli aveva una partita più facile, ma molto complessa, senza Osimhen e con Salerno che nel calcio non è una città sorella. Ma il Milan per più di un’ora ha fatto impressione all’Olimpico per qualità di gioco e individualità. Davvero una squadra molto vicina a essere grande, sempre in predominio, sempre in gestione dura, sicura.

Sulla sfida del Milan e quella de Napoli

"Non è una sentenza, non conosco il futuro. Ho visto nelle due partite diverse una squadra di personalità più fine, più netta, ed era quella del Milan. Ha deciso Ibrahimovic con una semplicità naturale. Ha segnato un gol buono, uno annullato e ha procurato il rigore. In sintesi, una prestazione eccezionale. Per essere chiari, non ho visto grandi errori arbitrali. Ma va considerato che non li cerco nemmeno. Sono di quelli che si fidano dell’arbitro, non perché sia perfetto, ma perché non ho motivo di considerarlo disonesto a priori. E so che non esistono le partite perfette.

Finché il Milan è rimasto in undici, c’è stata pochissima partita. Ogni azione del Milan ha sempre trovato profondità, è sempre stata molto geometrica. La crescita dei tanti giovani ha fatto diventare eccellenti giocatori che fino a ieri erano incompiuti, come Leao, Calabria, Bennacer, lo stesso Kessie. È ottimo anche il Napoli, ma più legato forse a Osimhen. Mi sembra il Napoli una squadra di grande armonia e capacità tecniche, con meno predisposizione all’essenziale del Milan. Che ha già incontrato Lazio, Juve, Atalanta e Roma, mentre il Napoli è fermo a Juventus e Roma".

Sul campionato

Di sicuro il campionato è delle due che sono in testa. La differenza è evidente. Può riaprirlo solo l’Inter vincendo il derby al prossimo turno. Non è semplice. Il Milan è un incrocio tra una squadra europea e la miglior qualità latina. In Italia ha un passo diverso. La partita del Napoli è stata più confusa, un po’ dura, più sostanza che tecnica, è importante abbia segnato Zielinski, uno dei figli perduti, il più in difficoltà negli spazi voluti da Spalletti. Mancava Osimhen e si giocava in un grande stadio arrabbiato. La situazione della Salernitana non ha precedenti. Entro dicembre dovrà essere venduta, altrimenti non avrà più un proprietario. Tu pensi di appartenere a una federazione, cioè a qualcuno che pensa insieme a te anche per i tuoi interessi. Non è sempre così. L’Inter è ormai l’ultima fra quelle che possono vincere. I distacchi sono profondi. Il derby arriva nel momento giusto, porterà spettacolo e un senso di spareggio definitivo".