serie a

Lazio, Diaconale: “La Juventus ha tagliato gli stipendi per interesse personale. Ho ricevuto tanti insulti”

Calciomercato Napoli Immobile (Getty Images)

La Serie A è spaccata in due. C’è chi spinge per riprendere a giocare e, poi, c’è chi invece vorrebbe mettere fine al campionato. Per alcuni è ormai inutile proseguire la stagione vista la grave pandemia con cui tutto il mondo sta...

Maria Ferriero

La Serie A è spaccata in due. C'è chi spinge per riprendere a giocare e, poi, c'è chi invece vorrebbe mettere fine al campionato. Per alcuni è ormai inutile proseguire la stagione vista la grave pandemia con cui tutto il mondo sta facendo i conti. E poi c'è la Lazio la cui intenzione è di riprendere a giocare quanto prima. Lo si evince chiaramente dalle parole pronunciate da Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della società biancoceleste. Di seguito le sue dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo.

Le parole di Diaconale

Calciomercato Napoli Immobile (Getty Images)

“La Lazio ha fatto una buona stagione e deve essere in grado di dimostrare, sul campo, di poter vincere. In passato ci sono stati orientamenti diversi ovvero quello di cristallizzare il campionato e far valere la classifica attuale. Altre società, di bassa classifica, vogliono annullare la stagione. In questo caso, sarebbe penalizzata una squadra come il Benevento che ha quasi matematicamente conquistato la promozione. Non sono d'accordo con Damascelli che il taglio degli stipendi meriterebbe lo scudetto dell'etica alla Juventus. La società ha fatto quest'operazione con l'interesse di riequilibrare il bilancio. Parliamo di una scelta legittima di una società che si deve preoccupare di far quadrare il proprio bilancio. Nelle convenienze della Juventus rientrerebbe anche quello di chiudere il campionato e consentirgli di avere un bilancio sportivo tutto sommato accettabile.

Le mie considerazioni sono fatte dalla volontà di difendere la società di cui sono tifoso da bambino. Anche se rispetto gli interessi della Juventus e considero ogni convenienza. Ma debbo rilevare che aver parlato chiaramente mi ha fatto guadagnare valanghe di insulti da parte dei tifosi juventini e di altre squadre. Alcune prese di posizione nettamente favorevoli alla chiusura del campionato hanno giocato negativamente sulle società quotate in borsa, un danno nel danno".