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Parma, D’Aversa: “Non andare a rivedere al VAR è una scorrettezza, l’arbitro Di Bello non faccia il simpatico!”

PARMA, ITALY - FEBRUARY 09: Roberto D'Aversa head coach of Parma Calcio gestures during the Serie A match between Parma Calcio and SS Lazio at Stadio Ennio Tardini on February 9, 2020 in Parma, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for Parma Calcio)

L’allenatore del Parma, Roberto D’aversa, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. La sua squadra, dopo la sconfitta contro la Lazio, reclama un rigore. Situazione simile a quanto accaduto in Napoli-Lecce. Nei...

Armando Inneguale

L'allenatore del Parma, Roberto D'aversa, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. La sua squadra, dopo la sconfitta contro la Lazio, reclama un rigore. Situazione simile a quanto accaduto in Napoli-Lecce. Nei minuti di recupero, infatti, l'attaccante dei crociati è stato atterrato in area biancoceleste ma l'arbitro non ha fischiato. Il tecnico, contrariamente dal modo di reagire di Gattuso, ha dato sfogo alla rabbia per quanto successo. Il club di De Laurentiis, invece, ha scelto di affidare il commento all'episodio alle parole del direttore sportivo, Cristiano Giuntoli. Di seguito le parole dell'allenatore del Parma parole sulla condotta del fischietto Di Bello.

LE PAROLE DI D'AVERSA

PARMA, ITALY - FEBRUARY 09: Roberto D'Aversa head coach of Parma Calcio gestures during the Serie A match between Parma Calcio and SS Lazio at Stadio Ennio Tardini on February 9, 2020 in Parma, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for Parma Calcio)

"Dalle immagini si vede chiaramente che si tratta di un rigore netto. Cosa c'è da commentare? Inutile che l'arbitro faccia il simpatico nell'intervallo perché ha detto a Cornelius che si è buttato in area. Vi garantisco, però, che Cornelius è il giocatore più corretto a livello europeo. Penso che non è andato a rivedere l'episodio al VAR perché avrebbe dovuto dare il rigore. Se non si utilizza neanche la tecnologia vuol dire che abbiamo fatto un passo indietro e siamo tornati a come stavano le cose prima. Quello che abbiamo visto è palese, gli errori capitano, ma non andare a vedere non è accettare un errore, vuol dire non essere corretti".