Il difensore brasiliano della Juventus Danilo ha rilasciato un'intervista alla Fifa. Focus della sua intervista il nuovo assetto tecnico dei bianconeri, che hanno cambiato guida: ora è Andrea Pirlo l'allenatore, alla sua prima esperienza (pochi giorni fa ha ricevuto ufficialmente il patentino, ndr). Una scommessa importante di Agnelli, che però confida molto nel fatto che Pirlo possa avere l'effetto che Zidane ha avuto al Real. Un'ipotesi confermata anche da Danilo.
serie a
Juventus, Danilo: “Pirlo ci capisce al volo, si vede che è stato un campione”
Il difensore brasiliano della Juventus Danilo ha rilasciato un’intervista alla Fifa. Focus della sua intervista il nuovo assetto tecnico dei bianconeri, che hanno cambiato guida: ora è Andrea Pirlo l’allenatore, alla sua prima...
Danilo su Pirlo, il nuovo tecnico
"Quello passato non posso che considerarlo un buon anno. Ho lasciato la Premier League, che è molto diversa dal campionato italiano tatticamente e fisicamente. Ho cercato di adattarmi il più rapidamente possibile. Ho giocato tante partite, siamo riusciti a vincere lo Scudetto, ma è chiaro che alla Juventus l'obiettivo è vincere la Champions League e non ci siamo riusciti.
Pirlo da giocatore.
"Era un giocatore unico. Non era il più veloce, ma era un grande pensatore e aveva qualità indiscutibili con la palla. In realtà, ha partecipato a un paio di sessioni di allenamento negli ultimi giorni ed è ancora incredibile: la sua visione, la tecnica. Come allenatore si comporta in modo davvero rilassato. Capisce la mentalità dei giocatori in campo visto che ha smesso di giocare da poco. Conosce molto bene la Juventus. Sa come trasmettere il suo messaggio, parlare ai giocatori uno contro uno, per ottenere il meglio da loro. Ha applicato alcune idee tattiche davvero buone ed è chiaro su come vuole che giochi la sua squadra, cosa che mi piace molto. I primi giorni con Andrea sono stati davvero positivi".
Spagna, Italia e Inghilterra: quale campionato consideri il migliore?
"È difficile da dire. Sono campionati molto diversi. In termini di qualità, la Spagna. In Inghilterra è davvero fisico, passionale, intenso. L'azione non si ferma. È uno stile di calcio che ho davvero amato. E in Italia è molto tattico, un po 'più intelligente, ponderato. È difficile [per gli attaccanti] trovare spazio".
© RIPRODUZIONE RISERVATA