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AIC, Calcagno: “Nessuno sciopero dei calciatori, ma la FIGC controlli la regolarità del sistema?”

Damiano Tommasi e Umberto Calcagno: presidente e videpresidente dell'AIC

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC: “Nessuno ha mai pensato ad uno sciopero, si sono resi conto dell’astrusità...

Sabrina Uccello

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC: “Nessuno ha mai pensato ad uno sciopero, si sono resi conto dell'astrusità delle norme approvate e contano molto sulla nostra responsabilità. La pazienza ha un limite e speriamo si possa tornare a ragionare sulle norme. É evidente a tutti che non si tratta di avere provvedimenti di favore, ma stiamo parlando di tutti i calciatori professionisti – anche di Serie B e Serie C – che hanno avuto l'ultimo stipendio a marzo con la mensilità di gennaio e febbraio. Se un sistema Federale ritiene giusto che per 5 mesi e mezzo non debbano essere pagati famiglie e calciatori, mi sembra sbagliata e continueremo a contrastarla in ogni sede".

Calcagno e le sue motivazioni

Damiano Tommasi e Umberto Calcagno: presidente e videpresidente dell'AIC

"Avete mai sentito un calciatore di Serie A dire di non essere disposto a sedersi e parlare con la società? Non capisco per quale motivo la Federazione, un organo che deve controllare il sistema, invece di porsi in una posizione equidistante, si pone invece in una posizione che creerà dei contenziosi. Oggi il giocatore di Serie A deve sapere che gli verrà retribuito forse maggio alla fine di agosto, a me non sta bene. Il mio ragionamento è ovviamente sulle serie minori che percepiscono molto meno".

Il modello tedesco

"La Germania ha affrontato l'epidemia in una maniera differente. La Germania ha introiti maggiori e li distribuisce con percentuali differenti dalle nostre, c'è un sistema di base più solido. L'auspicata riforma di cui tutti parlano, in Italia, loro l'hanno già fatta. Confondiamo la riforma dei campionati con il format: la riforma è ridistribuire meglio le risorse, così come fanno Inghilterra e Germania. Sciopero dei calciatori? Al momento non se n'è parlato. Non è mai neppure stata pronunciata la parola."