Borghi: “Il Napoli non fa catenaccio. Finale di stagione interessante, vi dico perché”

Stefano Borghi, noto telecronista italiano di DAZN, ha parlato sul suo canale Youtube della vittoria del Napoli in Coppa Italia contro la Juventus. Una serata speciale per il Napoli dove però non sono mancate le critiche nei confronti del gioco definito 'attendista' di Gattuso. Borghi la pensa diversamente: il calcio del Napoli è un calcio diviso in due fasi ben distinte. Quando ha il pallone, il Napoli gioca eccome, mentre si raccoglie in poche decine di metri in fase di non possesso. Ciò nonostante si tratta di una impostazione temporanea. La compattezza resterà, ma una volta trovata la quadra giusta Gattuso alzerà il baricentro di una ventina di metri.

CLICCA QUI PER LE ULTIME SULL'INCIDENTE DI ALEX ZANARDI 

Le parole di Borghi

"Il Napoli ha cambiato spirito, non gioca ancora un calcio esaltante è vero, ma non fa neanche il catenaccio come ho sentito.  Il Napoli gioca sull'avversario ma anche su di se, lo si vede a livello individuale, giocatori che non erano protagonisti ora lo sono, come Maksimovic che si sta dimostrando utilissimo e sta risolvendo anche problemi e Manolas dovrà riconquistarsi il posto. Il Napoli ha fatto una gara inizialmente di contenimento, ma poi è cresciuto, ha creato con coraggio e organizzazione, ha avuto le occasioni migliori della gara, su tutte con Milik, poi le parate di Buffon su situazioni di fermo ed in movimento.

Il Napoli ha meritato nella gara contro la Juve e molti giocatori sono cresciuti. Insigne vero leader, Mertens è rimasto e rimarrà e ora Callejon darà tutto anche se andrà via. Ed il finale di stagione è interessante: è quasi impossibile il quarto posto, ma nulla è impossibile nel calcio. Poi ad agosto c'è la Champions, attenzione perché dai quarti può succedere tutto con la final eight. Gattuso non metterà il mirino così avanti, ora c'è il campionato e con questo spirito avendo una rosa forte può fare risultati in serie".

SEGUICI ANCHE SU TWITTER