Bellinazzo: “Presidente Zhang irrispettoso, non può esprimersi così. E sul rinvio dell’ultima giornata…”

Sono settimane difficili per il calcio italiano, queste del Coronavirus. Da tanta confusione scaturisce difficoltà nel prendere decisioni, e manca la sveltezza burocratica necessaria affinché il tutto si smuova nei tempi giusti. Il calendario è soffocante, tra coppe nazionali, campionato e coppe internazionali, e altrettanto soffocanti sono gli interessi economici e sportivi (i secondi forse interessano un po' meno). Il presidente dell'Inter Zhangha accusato la Lega con parole dure, esprimendosi sui social senza mezzi termini; la qual cosa, non è proprio piaciuta a tutti. E' certo che delle misure erano necessarie, ma più personalità del mondo del calcio sembrano trovarsi in disaccordo con queste ultime, soprattutto per quanto concerne la disparità di trattamento nel giocare alcune partite ed altre no, o ancora nel tenere le porte aperte di alcuni stadi e di altri no. Insomma, un gran caos. Prova a mettere ordine Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 ore, con un suo post su Facebook riportato di seguito.

Bellinazzo risponde a Zhang

"La reazione del presidente Zhang non è accettabile. Allo stesso tempo mi sembra che l'Inter sia la squadra più danneggiata dalle decisioni di Lega e Figc. E questo è altrettanto inaccettabile. Il 9 marzo l'emergenza sarà equiparabile all'8 marzo e servirà nuova ordinanza. Scelte confusionarie, sia pure in una situazione emergenziale, hanno alterato le paritarie condizioni del torneo di A. Per ripristinarle serve una decisione all'unanimità dei club su nuovo calendario. Si convochi assemblea a oltranza e si dia un segnale di unità per il paese!

Provo a essere più chiaro posaibile: il Presidente dell'Inter non può dare del clown al presidente della Lega di Serie A. È una questione di stile e di rispetto del calcio italiano. Che nella sostanza Zhang e Marotta abbiano ragione non c'è dubbio. Personalmente avrei sospeso e rinviato le 2 ultime giornate. Dalla prossima, in accordo con Autorità sanitarie, partite a porte chiuse per tutti (il virus non conosce confini). Riapertura degli stadi appena le condizioni lo consentono. Alternativa: campionato annullato."