"Non mi piace parlare dei miei predecessori. Non mi piace avere due linee da 4, non sono un tifoso del 4-4-2. Preferisco il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Ho una visione del gioco diversa da Marcelino. Le partite si vincono allenandosi durante la settimana. Serve intensità, il calcio moderno ne ha bisogno. Bisogna rompere la linea, avere una squadra veloce... Ho uno staff che mi aiuta molto. Sarà sarà un po’ stressante per i giocatori ma ovviamente avremo rispetto per loro. La parola d'ordine è Europa. Nel mio contratto c'è un'opzione legata all'Europa (qualificazione in Champions, ndr) quindi ho interesse a finire tra le prime 4, altrimenti vado a casa. Dobbiamo concentrarci partita dopo partita e garantire che i tifosi siano felici di venire al Vélodrome che è uno dei rari esempi di stadio europeo paragonabile a quelli del Sudamerica. C'è davvero un'atmosfera incredibile, trema tutto. Dell'OM ricordo Tapis, Papin, Deschamps, è un club ha una grande storia. Qui c'è molta pressione, ma ho allenato a Napoli e le due città sono un po' simili".
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