Da Emery a Flick e i 4 italiani: la top 10 dei migliori tecnici! La posizione di Conte

Con la finale di Champions League disputatasi lo scorso 31 maggio, è ufficialmente volta al termine la stagione 2024-2025. Il noto portale statistico Score 90, per l'occasione, ha pubblicato la classifica dei migliori dieci tecnici di questa annata in base ai risultati ottenuti con i loro rispettivi club. Presenti, tra gli altri, il mister del Napoli Antonio Conte e altri tre italiani. Decimo piazzamento per Sir Claudio Ranieri, alla sua ultima esperienza da allenatore, proprio con la sua Roma. Il tecnico testaccino, da quando è tornato alla guida del club giallorosso, ha compiuto un vero e proprio miracolo: al momento del suo ritorno, la Roma sprofondava al 14esimo piazzamento in classifica, ma l'effetto del mister è stato da subito immediato. 19 furono le partite in campionato consecutive senza perdere, mantenendo una media punti a partita da 2,03, che valsero il quinto posto in classifica e una Champions League sfumata di un punto all'ultima giornata. Nono posto per Unai Emery, tecnico dell'Aston Villa che ha fatto vivere un'altra grande stagione ai Claret and Blue: nonostante, come la Roma, la qualificazione alla prossima Champions League mancata all'ultima giornata di campionato, i Villans si sono tolti la soddisfazione di tornare a disputare un quarto di finale della massima competizione europea, venendo purtroppo eliminati dal Paris Saint-Germain che si laureerà campione di lì a due mesi. Ottavo posto per Ernesto Valverde, mister dei baschi dell'Athletic Bilbao. Sotto la sua guida, i Leones hanno strappato il pass Champions League, che per tutto l'anno non era mai stato messo in discussione, a oltre dieci anni dall'ultima volta. Inaki Williams e compagni, inoltre, hanno sfiorato l'occasione di giocare la finale di Europa League in casa, al San Mamés, dopo essere stati eliminati in semifinale dal Manchester United, futura medaglia d'argento del torneo dopo la partita decisiva persa contro i connazionali del Tottenham. Settimo posto per Simone Inzaghi, il Demone che da qualche giorno ha salutato definitivamente la sua Inter in direzione Arabia. Nonostante gli zero titoli conquistati quest'anno, la stagione dei nerazzurri sotto la guida del piacentino va comunque applaudita: per i meneghini, un secondo posto nel testa a testa in campionato contro il Napoli e un percorso in Champions League stoico (dopo aver eliminato Bayern Monaco e Barcellona), rovinato dalla terribile disfatta in finale per mano del Paris Saint-Germain. Sesto piazzamento per Xabi Alonso, mister del Bayer Leverkusen. Sì, era difficile replicare gli straordinari risultati della scorsa stagione, ma le Aspirine hanno comunque ottenuto un egregio secondo posto in campionato, la vittoria della Supercoppa di Germania contro il Bayern Monaco e una media complessiva di 2.00 punti a partita. Adesso, per il tecnico spagnolo il gioco si fa duro: adesso, bisogna alzare l'asticella al Real Madrid, suo nuovo club. Quinta posizione per il Gasp, Gian Piero Gasperini, ormai ex tecnico dell'Atalanta e neo mister della Roma. Sotto la sua guida, alla nona e ultima stagione, la Dea ha ottenuto un ottimo terzo posto e la conseguente partecipazione alla prossima Champions League, la quinta negli ultimi sette anni. Pochi rimpianti per i bergamaschi e Gasperini, dunque, o quasi, perché l'Atalanta avrebbe potuto realmente lottare per il titolo italiano fino all'ultima giornata e, perché no, dare qualcosa in più in Champions, vista l'eliminazione ai playoff per mano del non irresistibile Club Bruges, rivelatosi successivamente a tratti ingiocabile. Quarto piazzamento per l'olandese Arne Slot, alla sua prima stagione da tecnico del Liverpool, con cui ha totalmente demolito la Premier League riportando il titolo ad Anfield Road per la prima volta dal 2020, interrompendo il dominio Citizen. Nonostante la grande annata e una media punti - a dir poco folle - da 2.20 lunghezze a partita, i Reds hanno sicuramente qualcosa da rimproverarsi: l'FA Cup, forse non onorata appieno vista l'eliminazione ai sedicesimi per mano del Plymouth Argyle (penultimo in Championship, la Serie B inglese), oppure la sconfitta in finale di Carabao Cup per mano del Newcastle. Come dimenticarsi, invece, dell'eliminazione casaliga ai calci di rigore dagli ottavi di Champions League che ha visto trionfare il solito PSG. Insomma, una bella stagione, ma che sarebbe potuta finire nettamente meglio. Medaglia di bronzo proprio per il Comandante da Lecce, Antonio Conte. Il tecnico salentino l'ha rifatto ancora, ha ripreso dall'inferno un grande club e col silenzio, il duro lavoro e la disciplina l'ha riportato in paradiso, regalando al Napoli il quarto Scudetto della sua storia, il secondo in tre anni. Grazie alla sua media punti per partita da 2.15, il mister ha tenuto botta fino all'ultimo alla ben più attrezzata Inter e si è tolto la soddisfazione di vincere il suo sesto titolo di campione d'Italia da allenatore. E adesso, dopo l'ufficialità da parte del patron Aurelio De Laurentiis, Conte e gli azzurri si preparano a vivere un'estate e una stagione da protagonisti... AG4IN! Che stagione per Hansi Flick! Anche per il tecnico tedesco è stata la prima annata nel suo nuovo club, il Barcellona, che sembra essere tornato la big schiacciasassi che da sempre conosciamo. Per i Blaugrana, non solo tre trofei (campionato, Copa del Rey e Supercoppa spagnola), ma anche una finale di Champions League mancata al fotofinish nella storica semifinale contro l'Inter, nonché una concreta e costante valorizzazione - nel tempo - dei giovani talenti de La Masia. Su tutti, il centrale Pau Cubarsì e, ovviamente, il fenomenale Lamine Yamal, classe '07 che è già diventato possibile risposta alla seguente domanda: "Chi è il calciatore più forte al mondo?". Chi se non lui: medaglia d'oro per Luis Enrique! Il tecnico spagnolo ha fatto vivere al Paris Saint-Germain una stagione da sogno, senza alcun dubbio la migliore della sua storia. Media da 2.40 punti per partita e gloria trovata in ogni competizione disputata: Ligue 1, Coppa di Francia, Supercoppa e, ovviamente, Champions League, la prima del club dopo oltre un decennio di tentativi e a chiusura di uno straordinario treble. Dopo aver fatto fuori i grandi nomi, il mister dei parigini ha stravolto un'intera squadra, dando le chiavi del gioco in mano ai giovani terribili che lo hanno portato sul tetto d'Europa lo scorso sabato. Solo applausi per Lucho! A cura di Gianmarco Nurra

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