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Sott’ e ‘Ncoppa – Meret, Ospina e la costruzione dal basso: il Napoli ha bisogno di un titolare fisso?

Tony Sarnataro

 (Getty Images)

Ospina o Meret?

Nella maggior parte dei casi è preferibile che una squadra disponga di un portiere fisso e di uno di riserva. Tuttavia, il Napoli ha la gran fortuna di avere in rosa due estremi difensori di alto livello: Meret e Ospina. Il primo è un grande patrimonio della società azzurra, bravissimo tecnicamente, e sul quale si è investito tanto. L’altro è un altrettanto grande calciatore, che tra le sue qualità annovera quella di avere i ‘piedi buoni’ (oltre a saper parare). Inoltre, è un eccellente comunicatore sia all’interno dello spogliatoio sia nel rettangolo verde. Il colombiano è chiamato dai suoi compagni “El patron”.

In virtù di questo, l’alternanza tra i due appare la cosa più giusta. Se Meret tra i pali sembrerebbe dare un po' di sicurezza e di prestanza fisica in più rispetto al colombiano, ci sono altri fattori a vantaggio dell’ex Arsenal. L’impostazione dal basso, che tanto piace a Gattuso, ad esempio, necessita di un portiere che abbia il piede educato e che sappia comunicare con i suoi compagni del reparto difensivo. Ovvio che l’inizio della manovra partendo dalle retrovie è un qualcosa che non si può proporre contro tutte le squadre (le ultime uscite lo hanno dimostrato). Quindi, la scelta di chi schierare andrebbe fatta in base al copione tattico della partita e seconda dell’avversario che si va ad affrontare. In questo caso, verrebbero sfruttate le peculiarità dei due portieri in maniera oculata e ragionata, valorizzando entrambi.