Noa Lang quando era nelle giovanili dell'Ajax era considerato un enfant prodige per le sue grandi qualità tanto da debuttare presto in prima squadra. Ma la sua carriera con i lancieri non è esplosa completamente a causa dei problemi con Ten Hag che spinse per la sua cessione sorprendendo tutti in virtù del suo grande talento apprezzato dai tifosi. Ma il suo essere ribelle parte da lontano, da quando era ragazzino e veniva spesso e volentieri allontanato dagli allenamenti, oltre ad essere di difficile gestione a scuola. Anche in Belgio con il Bruges ha mostrato il suo carattere ribelle. Infatti, dopo la vittoria del del campionato con il Bruges in epoca Covid ha partecipato alla festa in piazza con i tifosi nonostante le restrizioni, come loro con sciarpa al collo, braccia larghe ad aizzare la folla, Lang fu ripreso in un video mentre pronunciava frasi antisemite contro l’Anderlecht: “Meglio morto che un ebreo dello Sporting”. In riferimento al nome completo dei rivali, Royal Sporting Club Anderlecht. Da ciò nacquero grandi polemiche e Georges-Louis Bouchez, senatore e presidente del partito liberale “Mouvement Réformateur", pretese immediatamente delle scuse e sanzioni. Il Brugge difese il giocatore dicendo che “non c’è alcuna sfumatura antisemita”. Si è schierata anche la Pro League: “Razzismo e antisemitismo non hanno posto nella nostra società". Lang si scusò immediatamente. Ma questa caratteristica del suo carattere viene tranquillizzata dalla passione per la musica, infatti, in Olanda ha anche un grande successo come cantante dove ha raggiunto i primi posti su Spotify. Insomma un ragazzo dagli occhi di ghiaccio ma dal cuore caldo che a Napoli potrebbe trovare il suo equilibrio.
calcionapoli1926 rubriche Il paragone con Neymar, i litigi con Ten Hag e la passione per la musica e l’Ajax: chi è Noa Lang
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