Nel prossimo turno di campionato il Napoli affronterà altri bianconeri, meno rivali e da sempre legati agli azzurri da ottimi legami in materia di calciomercato. Una partita che sulla carta vale poco, ma che può dare sfogo alla fantasia dei calciatori più talentuosi di entrambe le compagini.
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LE AVVERSARIE – L’Udinese, dallo strano caso Gotti alla salvezza acquisita
Nel prossimo turno di campionato il Napoli affronterà altri bianconeri, meno rivali e da sempre legati agli azzurri da ottimi legami in materia di calciomercato. Una partita che sulla carta vale poco, ma che può dare sfogo alla fantasia dei...
L’Udinese, dallo strano caso Gotti alla salvezza acquisita
Dopo due sconfitte fatali contro Atalanta e Roma, Igor Tudor viene esonerato. L’ex calciatore aveva portato alla salvezza i friulani nella scorsa stagione ed aveva iniziato come aveva finito, conseguendo una bella vittoria contro il Milan nella prima giornata di questo anomalo campionato. Sulla panchina dell’Udinese si ritrova così d’improvviso Luca Gotti, membro dello staff e traghettatore all’epoca definito temporaneo in attesa della nomina di un nuovo tecnico. Si parlava di Colantuono, di Marino, di Ballardini e ancora di Massimo Carrera. Gotti aveva fatto esperienze interessanti ma non aveva mai allenato in prima persona in Serie A (solo il Treviso in B e la Triestina in C), partecipando però alla spedizione londinese di Maurizio Sarri al Chelsea. Al suo esordio in panchina i bianconeri espugnano Marassi, rifilando 3 goal al Genoa e subendone solo 1, mentre nelle ultime tre partite ne avevano presi 11. Queste le curiose dichiarazioni a fine gara di Gotti:
"Non voglio fare l’allenatore dell’Udinese. Ho scelto tanto tempo fa di abbandonare la carriere di allenatore. Ho avuto due esperienze negative in Serie B (Treviso e Triestina, ndr), e ho deciso di intraprendere un’altra strada. Ho scelto di fare il vice-allenatore, il preparatore tecnico, che è un lavoro diverso rispetto a quello di allenatore".
Un non-allenatore che allena (bene)
In 23 gare con l’Udinese, Luca Gotti ha guadagnato 6 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte, mostrando un buon calcio e delle ottime prestazioni, come quella contro l’Atalanta di qualche giornata fa. La squadra si è sempre dimostrata molto ben allenata e con dei principi chiari, con ripartenze veloci volte a sfruttare le doti di Kevin Lasagna (10 goal in questo campionato) o con lanci per le sponde di Okaka, calciatore rinato e che ha dato molto fastidio proprio a squadre come il Napoli che ne soffrono il fisico. Si ricordi infatti il match dell’andata, quasi agli sgoccioli dell’era di Ancelotti: un 1-1 raggiunto con difficoltà grazie ad una giocata di Zielinski (altro ex della gara oltre a Meret, Karnezis e Allan), ma un Napoli andato in difficoltà sin dalle prime battute proprio grazie alla protezione palla dell’attaccante di Castiglione del Lago. Proprio Okaka non ci sarà in questo match causa squalifica. Se i meriti dell’allenatore-che-vuole-essere-vice non fossero ancora chiari, possiamo rifarci alle dichiarazioni di Rodrigo De Paul – giocatore più tecnico della squadra - al termine di Spal-Udinese:
Che il merito di questa risalita fosse di Gotti l'ho detto anche 5 mesi fa quando le cose non andavano bene, perché ho sempre creduto nell'allenatore e nello staff, noi tutti l'abbiamo capito in fretta ed è per questo che ora tutto sta girando come deve.
Dichiarazioni importanti del leader tecnico della squadra, molto cercato da Napoli e Inter.
Napoli-Udinese è sempre calcio...mercato
Oltre ai già citati Zielinski, Allan, Meret e Karnezis, il Napoli ha acquistato dall'Udinese negli anni calciatori come Quagliarella, Inler, Armero, el Pampa Sosa. All'Udinese ha ceduto German Denis, Duvan Zapata, Miguel Angel Britos. E sono certo di starne dimenticando qualcuno. I rapporti tra De Laurentiis e Pozzo sono ottimi: allargando il cerchio si può infatti pensare anche alla cessione di Zuniga e dello stesso Britos al Watford, sempre di proprietà di Pozzo, tra le altre cose allenato per un lungo periodo da Mazzarri, allenatore che Napoli la conosce bene. Insomma, l'asse di mercato bianconeri-azzurri funziona più che bene. Sul campo però i precedenti sono a favore del Napoli. Le due squadre si sono affrontate ben 76 volte in Serie A, di cui la metà al San Paolo: il Napoli ha vinto 22 volte, pareggiato 11 volte e perso sole 4 volte. Attualmente gli azzurri sono in serie positiva avendo vinto le ultime cinque gare interne contro i bianconeri.
Parla il campo
Domani, però, sarà diverso. Napoli e Udinese scenderanno in campo senza obiettivi di classifica, vogliose di dare sfoggio del proprio talento ma senza nessuna grande ambizione di punteggio. L'Udinese è ormai lontana 7 punti da una zona che non fa punti da un bel po', per cui potrebbe permettersi anche una sconfitta, il Napoli ha vinto la Coppa Italia ed è al sicuro nella calda e accogliente Europa League, impossibilitato ad avanzare verso il quarto posto (forse nemmeno verso il quinto, che poco cambierebbe). Nel frattempo però Gattuso vuole che i suoi uomini riscattino il brutto secondo tempo di Bologna, che ha portato ad un pareggio un po' deludente: gli azzurri erano evidentemente affaticati ma hanno esibito anche un atteggiamento poco agonistico in alcune fasi, come se si fossero accontentati dell'1-0 o come se in quel momento volessero solo gestire una gara che i Felsinei volevano riprendere. L'Udinese è pericolosa come detto in ripartenza, specie con gli inserimenti dietro la linea difensiva di Lasagna che, lanciato, diviene difficile da fermare causa una grande velocità e tecnica. Allo stesso modo l'Udinese è la terza squadra che crossa di più in Serie A, dato importante che testimonia la grande applicazione degli uomini di Gotti anche in fase di costruzione. Attenzione dunque alle fasce e alle ripartenze, ma anche al recupero palla: l'aggressività di calciatori come Fofanaet al può davvero mettere in difficoltà il palleggio del Napoli, che spesso se attaccato arriva in ritardo sulle seconde palle.
DI MATTIA FELE
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