Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

rubriche

LE AVVERSARIE – La SPAL: il neo-acquisto Petagna e le motivazioni i due grandi pericoli

LE AVVERSARIE – La SPAL: il neo-acquisto Petagna e le motivazioni i due grandi pericoli

La missione salva-SPAL di Andrea Petagna passa per Napoli, destinazione che diventerà casa per l'attaccante in autunno. Intanto a Ferrara si rischia la retrocessione: fare punti è diventato un obbligo.

Mattia Fele

La SPAL incontra il Napoli al termine di un lungo stop - e di una sconfitta al 93' - con un dovere che è più una necessità d'ossigeno: fare punti.

SPAL, Petagna non basta: c'è l'esonero

LE AVVERSARIE – La SPAL: il neo-acquisto Petagna e le motivazioni i due grandi pericoli

Dopo la sconfitta in casa contro il Sassuolo dello scorso 9 febbraio la SPAL ha licenziato Semplici, allenatore molto stimato e dalle idee innovative. Idee probabilmente troppo al di là delle possibilità della squadra di Ferrara, come ha rivelato il presidente Mattioli non più di qualche settimana fa:

Abbiamo deciso di dividerci da Semplici per un motivo. Credo che lui si aspettasse qualcosa di diverso dalla salvezza per la SPAL dopo il tredicesimo posto dell’anno passato. Però il nostro obiettivo stagionale è quello di salvarci, non siamo attrezzati per progettare un obiettivo differente. Dobbiamo ambire alla salvezza".

Problemi di risultati contrapposti all’ambizione di un tecnico, il cui unico peccato è stato di aver tentato di progredire rispetto all’anno scorso. Il mestiere dell’allenatore ha dunque questo limite, che forse è un pregiudizio tutto italiano: si fa fatica a guadagnare fiducia di ambiente e società, si fa presto a perderla. Così, sic et simpliciter, la rosa spallina viene presto affidata all’incosciente naturalezza da prima esperienza di Luigi di Biagio, reduce da un’ottima conduzione dell’U-21 della Nazionale italiana. Un uomo spontaneo, calcisticamente più vicino ad un’idea di difendi-e-riparti che - sempre per restare in tema di luoghi comuni - più si addice allo status di squadra che lotta per la retrocessione (ma chi l'ha detto?).

Spalla contro SPAL

 Petagna (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

In questa stagione l’incertezza in zona retrocessione è davvero tanta. La parte di destra della classifica sembra una folla impazzita che si fa strada a spintoni: dieci squadre in poco più di 10 punti, ribaltamenti di fronte continui, pochissime certezze. Dal sedicesimo posto in giù solo il Brescia ha portato a casa un punticino masticato a Firenze nell'ultima giornata - che è stata anche la prima - ma le squadre in vantaggio non ne hanno approfittato granché. Oltre il Torino, che ha battuto l'Udinese a fatica, solo il Cagliari è riuscito ad ottenere i tre punti, proprio contro la SPAL. Si sa, perdere al 93' non piace a nessuno, e a Ferrara si inizia a provare una certa insofferenza per una posizione che non si addice alla qualità della squadra, che l'anno scorso aveva mostrato un altro tipo di grinta e acume. Il primo avversario di una squadra è sempre sé stessa, e nel caso di una folla impazzita superarsi significa un testa a testa coi propri limiti. Spalla contro SPAL.

Petagna, la salvezza passa per Napoli

Tutti ben ricorderemo le prestazioni di Andrea Petagna contro il Napoli con la maglia dell’Atalanta: spalle alla porta a sporcare tutti i palloni, difficile da spostare e anche da anticipare, pericoloso sui calci da fermo. Insomma, una vera spina nel fianco. Non per nulla nella prima vittoria dei nerazzurri a Napoli con doppietta di Caldara (che Gasperini ricorda molto spesso come svolta della cavalcata dell’Atalanta che dura ancora oggi) fu lui il migliore in campo. Il Napoli ha deciso di acquistarlo lasciandogli però portare a termine la missione salvezza, una missione che passa proprio dallo Stadio dove Andrea giocherà l’anno prossimo. Queste le parole del calciatore, in attesa dell'approdo in maglia azzurra:

“Ogni volta che guardo le partite del Napoli, soprattutto quelle in Europa, mi vengono i brividi da casa, figuriamoci sul campo. Sarà un onore giocare insieme a Mertens ed Insigne. Sono due calciatori che mi piacciono da morire. Non vedo l’ora di allenarmi e giocare con loro per poter crescere ancora di più. Il primo obiettivo è salvare la Spal. Poi spero di vincere tante partite con il Napoli e segnare al San Paolo. Inoltre, sogno la maglia della Nazionale“.

Ragazzo ambizioso, serio ed intelligente, ma soprattutto un valore tecnico che la SPAL proverà a sfruttare al 100%, proprio a partire dalla sfida di Napoli.

L'altro pericolo: le motivazioni

 SPAL-Napoli, Ospina salva sulla linea

Nel calcio la spinta emotiva è tutto. Abbiamo visto un Napoli molto attento a Verona nonostante l'appagamento per una vittoria (meritata) in Coppa Italia, ma ora la situazione si fa più complessa. In queste partite il rischio di sottovalutare l'avversario è molto alto, soprattutto se ci si trova in un buon momento di forma. Il Napoli dovrà affrontare la SPAL con grande umiltà. Per una squadra come quella ferrarese salvarsi o retrocedere è una dicotomia da vita o morte. La SPAL vista contro il Cagliari all'insegna del nuovo 4-3-3 di Di Biagio è una SPAL attenta che fa della densità e della compattezza i due scudi contro le trame avversarie. Il Napoli dovrà trovare linee di passaggio all'interno di uno schieramento difensivo strettissimo. Poi, occhio alle ripartenze: possibili le immediate aperture per sfruttare la velocità di Strefezza o le verticalizzazioni dirette su Petagna, che può fare sponda per i compagni che si buttano dentro. Uno di questi è Castro, calciatore che ha già fatto molto male al Napoli con la maglia del Cagliari proprio in questa stagione, oltre il 90esimo minuto.

Napoli-SPAL è allora sfida di due squadre che vogliono superare prima il proprio riflesso: chi avrà la meglio sui propri limiti l'avrà anche su quelli dell'avversario.

Di Mattia Fele

©RIPRODUZIONE RISERVATA

tutte le notizie di