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Inter-Napoli 3-2. Non ci avete fatto niente, una sconfitta che servirà

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Il Napoli a Milano incontra la prima sconfitta in campionato che porta i nerazzurri a meno 4, ma mantiene il primato in coabitazione con il Milan. Mercoledì torna l'Europa League, si vola a Mosca e Domenica arriva al Maradona la Lazio di Sarri.

Ivan Scudieri

Non si può essere critici con una squadra che dopo 13 giornate di campionato ne ha vinte 10, pareggiate 2 e perso una sola. Una squadra che guida la classifica ed ha la miglior difesa del torneo. E infatti non lo saremo. Proveremo ad essere equilibrati nei giudizi e portare all'attenzione del lettore le cose che non ci sono piaciute. Ma senza fare drammi. Il Covid è senza dubbio una variabile che non si può ponderare. Che Demme e Politano sarebbero potuti tornare utili in questa partita può essere un concetto più o meno condivisibile, ma con i se e con i ma i campionati non si sono mai vinti.

Inter - Napoli, una sconfitta meritata

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Le scelte di formazione di Spalletti alla fine sono state plausibili. Ma gli uomini scesi in campo nel primo tempo sono sembrati intimoriti e quasi mai sono riusciti ad imporre il proprio gioco. L'Inter campione d'Italia e il San Siro andavano affrontati con la personalità della grande squadra. Il Napoli si porta in vantaggio con Zielinski, ma non si è mai avuta l'impressione che potesse realmente vincere la partita. E infatti, prima Calhanoglu su rigore, poi Perisic e Lautaro portano l'Inter sul 3-1. Mertens entra al 75' e impiega 3 minuti per dimostrare anche ai più scettici che ha ancora tanto da poter dare a questa squadre e con un Eurogol riporta il risultato in bilico sul 3-2. Nel finale solo un miracolo di Handanovic che riesce a deviare un colpo di testa di Mario Rui sul finale, impedisce agli azzurri di raggiungere il pareggio. Sconfitta meritata.

Considerazioni

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Questa sconfitta potrà rivelarsi terapeutica nel corso di questa stagione. Ma la crescita della squadra deve andare di pari passo con quella dell'ambiente. Bisogna evitare e scongiurare catastrofismi ad ogni costo. Non è questo il tempo di cercare colpevoli. Il rinnovo di Insigne che diventa il motivo delle prestazioni sottotono del capitano, le dichiarazioni leggere di Lozano, la Coppa d'Africa, l'accanimento a prescindere verso Mario Rui. NON SERVONO, NON AIUTANO, NON MIGLIORANO NIENTE. Il Napoli ha bisogno di ritrovare sostegno, fiducia ed entusiasmo. Ognuno deve fare la propria parte per contribuire a far accadere le cose. A Mister Spalletti la totale fiducia di riportare la nave sulla rotta giusta, magari quella verso il successo. A cominciare dai prossimi impegni con Spartak Mosca in Europa League e in campionato contro un'agguerrita Lazio di Mister Sarri che farà di tutto per dare del filo da torcere ai partenopei.

L'aforisma

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Questa volta vi lasciamo con un classico detto napoletano:

"Chi nun tene coraggio nun se cocca cu 'e femmene belle"