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Quagliarella segnò da 30 metri a Bergamo e… Mazzarri fece esonerare Conte

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Il tecnico toscano sabato alle 18.00 al Gewiss Stadium contro l'Atalanta vivrà il suo secondo esordio sulla panchina azzurra
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Walter Mazzarri sabato alle 18.00 al Gewiss Stadium di Bergamo contro l'Atalanta vivrà il suo secondo esordio sulla panchina del Napoli dopo quello del 2009 quando subentrò a Roberto Donadoni. Il tecnico toscano anche questa volta è entrato in corsa prendendo il posto di Rudi Garcia. La Dea rievoca dolci ricordi all'allenatore livornese perché durante la sua prima stagione con gli azzurri ha battuto l'allora tecnico dei nerazzurri Antonio Conte nel giorno dell'Epifania del 2010, provocando il suo esonero. Fu un match ad alta intensità, come da copione per il tecnico di San Vincenzo durante le sue quattro stagioni sulla panchina del Napoli.

Atalanta-Napoli 2010, quando Mazzarri "esonerò" Conte

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Dopo la sosta natalizia le due compagini si affrontarono all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo (vecchia denominazione del Gewiss Stadium) e il clima era davvero infuocato perché gli orobici si ritrovarono al terzultimo posto in classifica, in piena lotta per non retrocedere. Gli azzurri, dal canto loro, erano in grande ascesa. Dopo l'inizio balbettante con Donadoni, infatti, gli uomini di Mazzarri erano risaliti al sesto posto e puntavano decisamente all'ingresso in Champions League. La partita visse subito il primo sussulto al settimo minuto quando Fabio Quagliarella, alla sua unica stagione in azzurro, scagliò un tiro incredibile alla Maradona dai trenta metri che fulminò l'incolpevole Ferdinando Coppola, portiere cresciuto proprio al Napoli per ironia della sorte, con il pallone che baciò l'incrocio dei pali. Nei successivi 41 minuti, gli uomini di Mazzarri si limitarono a gestire il risultato con grande efficacia come loro solito e i tentativi della squadra allenata allora da Antonio Conte si rivelarono vani e, infatti, gli azzurri dopo aver fallito il raddoppio con Quagliarella a tu per tu con Coppola passarono di nuovo: calcio d'angolo battuto magistralmente da Marek Hamsik e capocciata di Michele Pazienza, uno dei tanti azzurri rivitalizzati da Mazzarri, a battere di nuovo Coppola. Nella successiva mezz'ora non accadde più nulla e gli azzurri si portarono al quarto posto con 30 punti, per la prima volta in zona Champions, facendo sprofondare nel baratro la Dea e Antonio Conte, il quale fu esonerato dopo quel match e sostituito da Bonacina ad interim e poi da Bortolo Mutti, che non riuscì ad evitare la retrocessione degli orobici in Serie B, ad oggi l'ultima della storia della Dea. Il Napoli, invece, non riuscì a centrare la qualificazione in Champions a causa del sesto posto finale con 59 punti, che però valse un posto in Europa League: da allora gli azzurri non hanno mai mancato una qualificazione alle coppe europee: ben 14 di fila, nessuno come gli azzurri in Italia.


A cura di Domenico D'Ausilio

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