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Quagliarella: “Mazzarri scelta sorprendente ma giusta. Sul mio addio al calcio…”

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Intervista dell'ex attaccante del Napoli ai microfoni de La Gazzetta dello Sport inerente al nuovo allenatore degli azzurri: le dichiarazioni
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Quest'oggi, Fabio Quagliarella ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. L'ex attaccante del Napoli ha svelato alcuni dettagli inerenti al suo addio e al possibile ruolo da coprire in futuro, citando anche Mazzarri.

Quagliarella: "Mazzarri scelta giusta, ecco di cosa necessitava De Laurentiis"

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Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex centravanti italiano: "Mi sono allenato sempre sino all’ultimo giorno, non sono mai stato gestito, e questa è la cosa di cui vado più orgoglioso, potete chiederlo a qualunque allenatore, anche l’anno scorso facevo gli stessi allenamenti di un compagno di 20 anni. Non ho smesso per motivi fisici, non è arrivata nessuno offerta interessante e allora ho detto stop. Fino a un paio di mesi dalla fine del campionato avevo deciso di smettere, poi vista la situazione societaria della Samp e vedendo che stavo bene, ho pensato di poter dare una mano a risalire. Avrei potuto anche firmare in bianco, i soldi non mi interessavano, mai avrei preso in considerazione altre soluzioni, era come un obbligo morale verso un club che aveva sempre creduto in me e dove sono stato benissimo. Ho avuto due-tre richieste da squadre di A , ma non le ho prese in considerazione. Allo stesso tempo mai avrei pensato di arrivare a giocare sino a 40 anni in A e, sono sincero, di questo ero davvero orgoglioso. Altrove avrei fatto il terzo o il quarto attaccante. Ma allora meglio dare una mano alla Samp".


Su Mazzarri al Napoli: "Innanzitutto la scelta mi ha sorpreso, ma secondo me De Laurentiis aveva bisogno di un allenatore che conoscesse l’ambiente e che aveva fatto benissimo a Napoli. Era fuori dal giro da un paio d’anni, ma sa come si deve muovere e cosa serve fare. Ovvio, il calcio si è evoluto, ho letto che lui dovrebbe riproporre il 4-3-3, siamo tutti curiosi, ma non ha un compito semplice".

Sull'ultima gara al Maradona: "Quando sono usciti i calendari, ho visto l’ultima gara al Maradona. “Madonna mia”, ho pensato. Un segno del destino, pensavo. Ma arrivarci proprio quel giorno con il Napoli campione d’Italia dopo 33 anni, e ripensando all’accoglienza che mi hanno fatto... è stato qualcosa che mi ha spiazzato, con quella targa ricevuta sotto la curva... Dopo, a mente fredda, ho pensato che se avessi scritto io la sceneggiatura di quel giorno non sarebbe stata così perfetta. L’unica pecca, e non è stata una cosa da poco, è che quel giorno la mia Samp ha salutato la Serie A. Un giorno però così speciale che è finito in un... quadro".

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