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Esonerato Rudi Garcia per dare una sterzata alla stagione, il presidente De Laurentiis ha deciso di affidare la panchina del Napoli a Walter Mazzarri. Si tratta della terza esperienza alla guida degli azzurri, di sicuro la più rilevante per la carica di campioni d'Italia posseduta dai partenopei. Approdato una settimana fa sotto l'ombra del Vesuvio, il tecnico ha disegnato la squadra a propria immagine e somigliando, sfruttando alcune metodologie di lavoro per inculcare la propria mentalità nella testa de calciatori allenati.
Di seguito i dettagli svelati dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: "La famosa locuzione virgiliana risuona come un monito nella testa di Walter Mazzarri, assorbito dai propri doveri a Castel Volturno. «Ma intanto il tempo irreparabilmente fugge». E l’allenatore ne ha davvero pochissimo per lavorare con la rosa al completo, tra gli infortuni e l’esodo dei nazionali, consueta conseguenza della sosta, che si concluderà oggi. In un periodo così ristretto, è utopia immaginare di trasmettere filosofia e principi di gioco. Il tecnico ne è assolutamente consapevole, fa parte delle dinamiche naturali che il ruolo gli impone. Meglio rivedere in modo accurato gli spartiti che ogni calciatore deve eseguire. L’applicazione e la partecipazione dei singoli sono fondamentali per rimodellare la squadra. Così Mazzarri è partito da una serie di concetti, un mantra da introiettare e riproporre. Diversi incontri individuali si sono susseguiti in questi giorni. Le sovrapposizioni con lo scorso decennio sono impossibili da evitare, non sono semplici suggestioni in fondo".
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