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Quando il Napoli di Ranieri fu colpito da un virus, ma ribaltò la Roma dell’ex Bianchi

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Tutto lasciava presagire un pomeriggio da incubo per la squadra di Ranieri, colpita da un'enterite virale alla vigilia del match
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Domenica alle 18.00 Napoli e Roma si affrontano nel Derby del Sole, una classica del calcio italiano. Gli azzurri sono alla ricerca di una vittoria per alimentare le (poche) speranze di un piazzamento utile per partecipare alla prossima Champions League. I giallorossi, che non vincono al Maradona da ormai sei anni (2-4 del 3 marzo 2018) possono giocare anche per due risultati su tre dopo la vittoria nel recupero a Udine. All'inizio degli anni 90 il Derby del Sole non valeva più lo scudetto: gli azzurri erano alla prima stagione senza Maradona, mentre i giallorossi uscivano dall'era (vincente) con Dino Viola ed entravano in quello della cosiddetta Rometta di Ciarrapico, che non riuscì a garantire una rosa competitiva al club giallorosso durante la sua presidenza.

Amarcord Napoli-Roma 1992, quando gli azzurri passarono da 0-2 a 3-2 in 19 minuti nonostante un'enterite virale

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Domenica 5 aprile 1992: si giocava la 27a giornata del campionato di Serie A 1991/92. Il Napoli ospitava la Roma e cercava di difendere un insperato terzo posto, con soli 2 punti di vantaggio sul rampante Torino di Emiliano Mondonico. I giallorossi erano distanti solo 4 punti dai partenopei ed erano alla ricerca di punti pesanti per ritornare in zona Uefa. Tutto lasciava presagire un pomeriggio da incubo per il Napoli. La squadra di Ranieri era stata colpita da un'enterite virale nella notte e non era al meglio. Infatti, dopo soli 18 minuti era già sotto di due gol grazie allo sfortunato autogol di Corradini all'8° e alla rete di Giannini al 18°. Ma nell'intervallo Ranieri trasformò gli azzurri, che entrarono con tutt'altro piglio. Il tecnico inserì Filardi, a cui affidò la marcatura di Giannini, per uno spento De Napoli e dopo due minuti dall'inizio della ripresa Silenzi riaprì il match. Dopo 8 minuti fu Careca a gonfiare la rete, portando gli azzurri sul risultato di parità. Al 66° l'apoteosi: Zola superò in uscita Cervone e regalò al Napoli un insperato vantaggio. L'ex Bianchi le provò tutte, inserendo la terza punta Carnevale, un altro ex, che però nel finale graziò gli azzurri sbagliando un facile tap-in a porta sguarnita, regalando il pallone a Galli. Gli azzurri così bissarono il 3-2 del dicembre precedente nel match di ritorno degli ottavi di Coppa Italia, che però non bastò per passare il turno grazie alla sconfitta per 1-0 all'Olimpico all'andata. Curiosamente, anche in quel match il Napoli ribaltò un iniziale 0-2. Gli azzurri conclusero quel campionato al quarto posto con 42 punti, 2 in più sulla Roma quinta.


A cura di Domenico D'Ausilio

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