Illumina per Gilmour e Politano, poi si mette in proprio
—"In una di queste, è nato il primo gol di Gilmour. Uno dei tanti strappi sulla sinistra, con il Pisa che non riusciva a raddoppiare. L’imprevedibilità di un ambidestro, dote naturale nonché punto di forza di Leonardo. Ha visto lo scozzese fuori area e l’ha servito, poi ha fatto tutto Billy, con il dribbling su Aeabischer e il sinistro deviato da Canestrelli. Spinazzola c’ha messo lo zampino e ha continuato a sprintare anche nel secondo tempo. Ne ha saltati due al 52’, avrebbe servito un altro assist vincente della serata, se Politano non l’avesse ciccata da buona posizione. E allora, quando il Pisa aveva pareggiato su rigore e lo spettro del primo pareggio in campionato s’avvicinava, s’è messo in proprio. Partenza da trenta metri, dribbling su Marin e tiro secco all’angolino basso alla destra di Semper. Gol, il secondo con la maglia del Napoli dopo quello alla Roma l’anno scorso all’Olimpico. In quell’occasione esultò con sobrietà (era un ex), ma al Maradona contro il Pisa ha dato sfogo a tutta la sua gioia con una corsa in stile Fabio Grosso 2006. Una corsa di felicità a braccia larghe verso la panchina, un abbraccio a tutti i suoi compagni e la dedica per la famiglia in tribuna. Spinazzola è uno di quelli che fa gruppo, che si fa voler bene con il suo sorriso, la disponibilità e l’esperienza. E pensare che neanche un anno fa, quando vedeva poco il campo, era sul punto di partire, di lasciare la squadra a gennaio. Voleva cambiare aria e poi ci ripensò, convinto anche da Conte. Tempo galantuomo, per il ragazzo che tra mille difficoltà dopo il durissimo infortunio del 2021 non s’è mai abbattuto".
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