Spalletti esalta la prestazione della sua squadra e di Kim in particolare contro i Rangers
rassegna
Spalletti sul coreano Kim: “E’ un animale incredibile!”
Quinta vittoria su cinque in Champions, e martedì c'è il Liverpool: Spalletti premia i suoi (e Kim) in conferenza dopo la spettacolare gara di ieri
"Inarrestabili", così li ha definiti il Presidente, Aurelio De Laurentiis. E Spalletti svolge il tema in conferenza: "Maradona sarebbe orgoglioso di questa squadra. Abbiamo la statua nello spogliatoio e i ragazzi mettono canzoni dedicate a lui. Quindi c'è anche della sua qualità nel primo tempo di stasera". Luciano accarezza i suoi, come riportato dal Corriere dello Sport: "Siamo stati quasi perfetti: non era facile mantenere questo livello, per gli avversari è dura. La squadra è entrata in campo prontissima. Sì, tutti si sono fatti trovare prontissimi, soprattutto quelli più freschi che ho fatto giocare: meritano un applauso per la determinazione, l'attenzione, la cura negli allenamenti e per aver sfruttato molto bene ciò che gli è stato messo a disposizione in quest'occasione. Abbiamo giocato una bellissimapartita e siamo felici di averlo fatto nel nostro stadio. Davanti al nostro pubblico". Spalletti li esalta, ma non troppo: "Fortunatamente ho avuto diversi gruppi forti a disposizione, però ci sono cose che fanno la differenza: certi atteggiamenti, la voglia di aiutare il compagno e gesti tipo la corsa di Politano ti danno la forza. È da qui che nascono tante cose belle. Ho visto contrasti da gladiatori, Tutti hanno capito l’importanza di una circolazione veloce del pallone e dell’aggressione degli spazi». E su Kim Min-Jae: "Questa volta bisogna fare i complimenti a tutti, ma Kim è questa roba qui, un animale incredibile: quando avverte il pericolo diventa il doppio veloce, il doppio potente, il doppio feroce. Tutto doppio. Si accende in maniera automatica e per l'avversario diventa impossibile rubargli spazio e tempi. E poi oltre a aver pulito il suo va anche dagli avversari su cui sono i compagni". Già, Kim: sempre pronto, sempre ordinato, sempre granitico nei suoi recuperi. Eccezionale nella scelta della posizione, nel decifrare i momenti della gara, nel leggere le azioni avversarie. Aveva sofferto un po' (ma davvero poco) il nuovo assetto senza Rrahmani, regista difensivo bloccato dall'infortunio, ora pare aver ritrovato sicurezze.
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