Tempo di riflessioni, per Spalletti, tecnico del Napoli che ha riportato lo scudetto in città dopo 33 lunghissimi anni di attesa. Il club di De Laurentiis ha esercitato l'opzione unilaterale che lega il toscano alla società partenopea per un altro anno ma serve ridiscutere i termini. Non è una questione di soldi, fa sapere Il Mattino, ma di progetto.
rassegna
Spalletti-Napoli, non è questione di soldi: la richiesta del mister a De Laurentiis
LEGGI ANCHE
Spalletti: "Napoli, resta competitivo"
—Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Spalletti, invece, questi stimoli li ha, sono tantissimi e sono tutti lì che spingono per mettersi in evidenza. Ma sa anche, e vive la cosa come un'angoscia, che l'asticella è stata alzata di tanto, troppo. E che non può stare tranquillo solo con una Pec di opzione unilaterale. Non vuole altri soldi, gli bastano i 2,7 milioni di euro di ingaggio, anche se altrove guadagnerebbe molto di più. Ma chiede garanzie sul progetto: sa che dopo il primo posto, la piazza vivrebbe male un eventuale passo indietro in termini di competitività. Lui ha accettato gli addii di un anno fa perché erano calciatori comunque in fase di declino ma questa estate rischiano di andare via dei top player come Osimhen, Kim, Lozano, Zielinski e lui sa che non è che ogni anno possono mettersi le cose a posto con giocatori di prospettiva".
© RIPRODUZIONE RISERVATA