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Spalletti-De Laurentiis, il gioco del silenzio: tutti i dubbi del tecnico

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L'allenatore vuole certezze per il futuro, che ad oggi appare "sospeso": come il caffè, come lo stesso scudetto, che tardava ad arrivare nelle ultime tribolate giornate
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Tra Spalletti e De Laurentiis tutto è fermo all'incontro di venerdì in un ristorante a Chiaia. Non si sono più visti né sentiti, i due protagonisti dello scudetto partenopeo: riflettono, ognuno per conto proprio. L'invio della pec assicurerebbe in teoria un altro anno insieme, ma la cosa non può esaurirsi come un semplice disbrigo burocratico.

Spalletti-De Laurentiis, futuro "sospeso"

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Venerdì sera si è consumato il primo atto di una storia che avrà un seguito, perché pure nel caos d’un ristorante c’è stato modo di ribadirsi concetti noti sia all’uno che all’altro. De Laurentiis ha esercitato l’opzione concessagli da Spalletti nel luglio del 2021 ed avendo la finestra spalancata sul futuro se lo è preso a scanso di equivoci: tutto legalmente inappuntabile, formalmente un po’ (un po’?) indigesto per un allenatore che si sarebbe aspettato magari una telefonata, una visita, un contatto o semmai un avviso non di maniera (...)

I programmi cambiano di giorno in giorno, c’è bisogno di aggiornamenti: rispetto alla fatidica ora X, quella in cui Adl ha legittimato il diritto di «prelazione», s’è già modificato e quasi alterato un equilibrio interno, con Giuntoli che comincia a divenire un’entità astratta e dunque un interrogativo da risolvere. Chi al suo posto? (...) E poi c’è la squadra, c’è il mistero di un mercato che non si può decifrare ma che si può immaginare, quasi prevedere, anticipandolo con soluzioni alternative ai vari «agguati» che si possono ipotizzare: la clausola di Kim spalanca un vuoto in difesa, i pruriti internazionali intorno ad Osimhen diventano inquietudine da fronteggiare".