Davide Santon, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de Il Messaggero soffermandosi sulla sua scelta di dire addio al calcio giocato. L'ex terzino nel 2016 effettuò le visite mediche con il Napoli, ma non fu tesserato dal club azzurro a causa dei persistenti problemi al ginocchio.
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Santon: “L’infortunio al ginocchio con l’Under 21 ha condizionato la mia carriera”
Santon e i motivi del ritiro dal calcio giocato
"Ad un certo punto si è spenta la luce e ho avuto molto tempo per pensarci. L’ultimo anno a Roma è stato da fuori rosa e ho maturato la decisione che era arrivato il momento di smettere. Ci siamo così visti con la Roma e abbiamo deciso insieme di chiudere il nostro rapporto. Avrei potuto anche strappare qualche contratto a presenza ma non mi divertivo più. E così ho smesso. Quando mi feci male al ginocchio destro per la prima volta con l’Under21. L’allenava Casiraghi, giocavamo contro il Lussemburgo. Dopo una brutta entrata di un avversario capisco che il ginocchio si è rotto ma rimango in campo. Nell’intervallo riferisco il problema. Mi chiedono di provare, mi danno un antidolorifico e torno in campo. Gioco quindi tutta la ripresa con il ginocchio rotto. Da una piccola frattura, quando mi operano mi tolgono tutto il menisco esterno. Quei 45 minuti in più hanno condizionato la mia carriera".
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