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Benevento, Insigne: “Io e Lorenzo emozionati per il derby, non è scontato che il Napoli vinca”

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images for Lega Serie B)

Roberto Insigne, attaccante del Benevento e fratello di Lorenzo, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sul derby tra Benevento e Napoli, in programma domenica alle 15. CLICCA QUI PER LEGGERE LE...

Domenico D'Ausilio

Roberto Insigne, attaccante del Benevento e fratello di Lorenzo, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sul derby tra Benevento e Napoli, in programma domenica alle 15.

Insigne sul derby in famiglia

 Roberto Insigne

Roberto e Lorenzo che si ritrovano faccia a faccia in serie A, che si sfidano in un derby inconsueto, che mette in agitazione una famiglia intera. Per chi si schiereranno papà Carmine e mamma Patrizia? 

"Mio padre è tifoso del Napoli, come tutti in famiglia. Ma non credo che questa volta riuscirà a non pensare che in campo ci siamo tutti e due. Avrà occhi solo per noi, tutto il resto non conterà. Così anche mamma: sono già emozionati, sono orgogliosi di noi. Così come lo sono per gli altri due fratelli. Perché non è certo giocare in serie A che fa la differenza. Antonio, il più grande, si diverte ancora a giocare in Promozione, l'ultimo, Marco, è quello che corre più di tutti: lavora sul Frecciarossa, ha lasciato perdere col calcio. L'unico rammarico è che non potranno essere sugli spalti per colpa del Covid che vieta gli spostamenti tra una provincia e l'altra: ci guarderanno in televisione".

Tu e Lorenzo vi siete già sentiti, ovviamente... 

"E certo. Gli ho telefonato prima della partita di Europa League per fargli un grande in bocca al lupo. Anche lui è emozionato, per me è un sogno che si avvera. Pensate che emozione solo a vedere lui e Maggio che si scambiano i gagliardetti. Poi, si sa, tutto dipenderà dai nostri allenatori. Ma spero che saremo tutti in campo". 

Il Napoli non è solo Lorenzo: conosci tanti azzurri, con molti hai condiviso ritiri e allenamenti. 

"Proprio così. Quando ho telefonato a Lorenzo, c'era con lui anche Hysaj e ovviamente me l'ha passato. Se giocheremo tutti, loro staranno entrambi sulla mia fascia. E allora ho approfittato per “sfruculiarlo” un po’. Gli ho detto: Vediamo se riesci a prendermi".

Sul Benevento

Il Benevento finora non ha conosciuto mezze misure: bianco o nero, tutto o niente. Due vittorie e due sconfitte, con molti gol subiti.

"È vero. Stiamo facendo bene quando abbiamo noi il pallone: allora dimostriamo di saperci fare. Ma sappiamo anche di dover migliorare tanto. Abbiamo bisogno di trovare il giusto equilibrio, ma non è una questione tattica, piuttosto una cosa che dobbiamo gestire bene noi. Il mister ci dà le indicazioni giuste, poi dipende da noi interpretarle al meglio. Ecco perché dico che dipende molto dalla nostra testa: siamo noi a dover capire quando andare a tutta e quando tenere la palla. Se riusciamo a fare questo, lotteremo senz'altro per rimanere in serie A".

Sul Napoli

Col Napoli sarà un'altra battaglia durissima: la squadra di Gattuso segna tanto ed ha subito un solo gol sul campo. Come bisognerà affrontarla? 

"Io la penso come il mister, questa è la strada migliore per affrontare le avversarie. Sento dire in giro che queste non sono le nostre partite, che dovremo dare tutto contro quelle squadre che lotteranno per non retrocedere. Consentitemi di non essere d'accordo. Dobbiamo giocarcela con tutti. All'Olimpico sul 2 a 2 abbiamo avuto addirittura l'occasione per passare in vantaggio, allora non mettiamo le mani avanti. Proviamo solo a trovare quell'equilibrio che ci serve quando abbiamo il pallone tra i piedi. E giochiamo senza paura".

Il pronostico però è tutto dalla parte degli azzurri. Potrà mai il Benevento capovolgerlo? 

"È scontato che il pronostico sia a favore del Napoli. Ma alzi la mano chi si aspettava che la partita di Roma potesse essere in bilico fino al 70’. Il calcio è bello per questo, mai dare per scontato nulla. Neanche che il Napoli vinca a mani basse".