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Raspadori, l'”ammazza”-Juve è ancora lui: il Napoli c’è, i bianconeri anche

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90' vietati ai deboli di cuore, il big match della 27° giornata non delude
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

E' ancora lui, come quell'indimenticabile 23 aprile che sapeva di scudetto, è ancora Raspadori - oggi come allora - ad aver affondato la Juve, e ad aver regalato tre punti d'oro al suo Napoli. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"L’“ammazza”-Juventus si chiama, ancora e di nuovo, Jack Raspadori, che al 43' d’una partita, come il 23 aprile, spazza via un’avversaria autorevole, risistemando all’incrocio il rigore parato da Szczesny a Osimhen. Ma prima, e a lungo, tranne le umane pause, è stato football da gustarsi. Se non ci fosse Kvara bisognerebbe inventarselo, perché la partita la orienta (43' pt) una sua genialata, una sassata al petto della Signora che vacilla ma resiste, con fierezza. E se non ci fosse Chiesa, varrebbe la pena di invocarlo, perché per scacciare via la rassegnazione c’è voluta una rasoiata tagliente (36' st) che però è rimasta un’illusione (...) Il Napoli c’è, la Juve anche: uno insegue disperatamente la Champions, l'altra la difende. Decideranno gli dei... ".


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