A Salerno, Raspadori è stato ancora una volta letale come deve essere un centravanti e al primo pallone buono ha sfruttato l’occasione: l’ha sbattuto dentro di destro, che non era manco passato un quarto d’ora di gioco. Cosa si può chiedere di più al piccolo-grande bolognese? Ovviamente Giacomo non potrà mai essere un centravanti che punta su potenza e fisicità, piuttosto su rapidità e tecnica, proprio per la sua capacità di calciare con precisione indifferentemente dal piede utilizzato.
«I problemi di Giacomo si chiamano Osimhen e 4-3-3», dice il tecnico del Napoli Garcia godendosi il suo attaccante, che definire di scorta diventa quasi offensivo. Problema nel senso che la potenza del nigeriano - centravanti di assoluto valore internazionale- e il sistema di gioco senza una seconda punta, toglie opportunità al ragazzo cresciuto nel Sassuolo, che però non molla di un centimetro e sa cogliere l’attimo fuggente quando ha spazio per scendere in campo. Può sorridere Rudi Garcia, così come il c.t. azzurro Luciano Spalletti".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA