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Pistocchi: “Fratture nel Napoli dovute a parole di chi non capisce di calcio”

Pistocchi: “Fratture nel Napoli dovute a parole di chi non capisce di calcio”

Maurizio Pistocchi, giornalista Mediaset, ha parlato del momento del Napoli

Salvatore Amoroso

Maurizio Pistocchi, giornalista Mediaset, ha parlato del Napoli, delle contestazioni alla squadra e dei problemi relativi alla società attraverso un tweet.

LE PAROLE DI PISTOCCHI SUL NAPOLI

"Le ultime vicende del Napoli Calcio hanno evidenziato l’assenza di una figura dirigenziale che faccia da tramite tra la squadra e la proprietà, per evitare fratture dovute ai comportamenti scomposti di chi non capisce di calcio e delle sue dinamiche".

Ieri pomeriggio all’esterno del San Paolo c’è stata una dura contestazione da parte dei gruppi organizzati del tifo partenopeo. Cori e striscioni  durante l’allenamento “a porte aperte” (per gli abbonati 2019/20) del Napoli. La contestazione alla squadra è iniziata poco dopo le 14. Un gruppo di un centinaio di tifosi organizzati si è messo davanti l’ingresso degli spogliatoi, nei pressi della Curva B, contestando i calciatori all’urlo di mercenari ed esponendo uno striscione con la scritta “Rispetto”. I gruppi organizzati hanno manifestato tutta la loro rabbia per gli scarsi risultati. Dopo l’ingresso del pullman nello stadio, accompagnato da fischi e cori di contestazione, i gruppi ultrà si sono allontanati intonando slogan anche contro il presidente De Laurentiis.

De Laurentiis sceglie la penalità

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, il presidente Aurelio De Laurentiis ha convocato una riunione all’Hotel Vesuvio con i suoi uomini di fiducia: il DS Cristiano Giuntoli, il responsabile del marketing Alessandro Formisano, il capo dell’area comunicazione Nicola Lombardo.

“Poi c’è un cellulare rovente, che è utile per sentire Carlo Ancelotti e per dialogare con l’avvocato Mattia Grassani. C’è una linea da seguire, sanzioni da richiedere attraverso il collegio di disciplina che potrebbero lievitare. Si passa dal 5% della mensilità, che pareva l’intenzione iniziale, al 25%, come consentito dall’accordo collettivo, che spianerebbe ad una megamulta per la squadra”.